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E Monza oggi celebra il centenario

L'atleta e l'uomo, un ricordo indelebile. Una messa nel Duomo

E Monza oggi celebra il centenario

Nel duomo di Monza giurò amore eterno alla sua Liliana e, nel 2012, il mondo del ciclismo gli diede l'ultimo saluto. Oggi alle 18, nella chiesa che custodisce la Corona ferrea, una messa ha celebrato il ricordo di Magni nel centenario esatto della sua nascita.

Nato a Prato, il futuro Leone delle Fiandre diventa presto brianzolo d'adozione. Fiorenzo non è ancora magno, quando nel 1941 vince il trofeo Luigi Novara di Seregno. Prima della guerra, Magni si avvicina al Pedale Monzese e dopo il conflitto torna all'ombra della Villa Reale. Dopo la Bianchi passa alla Viscontea e trova Corrieri, vincitore della prima tappa monzese del Giro, in autodromo. Un Giro che Fiorenzo non corre per un'angina che lo ferma mentre va in stazione a Monza, 8 giorni prima della corsa rosa del '49. In Brianza, Magni coltiva un'amicizia fraterna con Giorgio Albani, mentore di Eddy Merckx negli anni della Molteni. Quando nell'estate del '70 i Valente e la Faema escono di scena, Magni è il primo a saperlo. Ne parla con Albani, che a sua volta coinvolge i Molteni: da lì nascerà uno dei matrimoni più riusciti della storia a pedali, quella tra il salumificio arcorese e il Cannibale. Con Albani, Magni aprirà delle concessionarie di moto Guzzi prima e di auto poi, in un avventura che si concluderà nel 2009.

A 10 anni dalla morte di un altro mito come Pantani, Albani dirà: «A Marco sarebbe servito avere accanto uno come Magni, che potesse aiutarlo». A Monza, Magni conosce Gianni Bugno: «Ma Fiorenzo», che abiterà anche a Monticello, «conosce le strade della Brianza meglio di me», dirà il due volte iridato al Premio Torriani di Canzo, a due passi dal Santuario della Madonna del Ghisallo e dal suo tempio laico del ciclismo, il museo creato proprio da Magni. Su quei saliscendi dell'alta Brianza, anni prima sarebbe nato l'incontro con Ernesto Colnago, capace di risolvergli il problema a una pedivella storta e così convocato al suo primo Giro d'Italia.

La grandezza di Magni splendette anche nella tappa di chiusura dei primi 100 anni di Giro, la crono finale dall'autodromo a Milano nel 2017, con le figlie premiate davanti all'allora presidente Uci, Brian Coockson.

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