Niente derby, se non nell'ultimo atto di Varsavia del 27 maggio. Napoli e Fiorentina si giocheranno in una settimana la possibilità di arrivare a braccetto in finale di Europa League (sarebbe la seconda per i partenopei dopo l'Uefa del 1989, la quinta per i viola). E vincerla, significherebbe la promozione ai preliminari di Champions o addirittura ai gironi se la Juve alzasse la Coppa dalle grandi orecchie. Globalmente, la rinascita del calcio italiano in Europa è stata accolta con benevolenza. In primis da Karl-Heinz Riedle, ambasciatore dell'Uefa per la finale di Champions, che ieri ha estratto le palline per gli ultimi accoppiamenti della stagione: «Ho vissuto una bellissima esperienza in Italia (l'ex-attaccante tedesco ha giocato nella Lazio, ndr ) e vedere i club di casa vostra tornare al massimo livello è fantastico».
Sulla carta sembra più facile l'impegno per la squadra di Benitez: gli ucraini del Dnipro - già avversari dell'Inter nel girone eliminatorio, terzi in campionato e costretti a emigrare a Kiev (500 chilometri di distanza) per il conflitto che da mesi sconvolge la zona est dell'Ucraina - sono la sorpresa del torneo e la matricola tra le semifinaliste. «La loro forza sta nei risultati con cui sono arrivati fin qui», ammonisce l'allenatore del Napoli Benitez che ricorda le eliminazioni in sequenza di Olympiacos, Ajax e Bruges.
Più arduo il compito della Fiorentina alla quale è capitato il Siviglia, detentore del trofeo e grande favorita della competizione. Quinta nella Liga a due punti dal Valencia quarto, imbattuta in Europa dal 27 novembre scorso. «Loro hanno grande esperienza in questa competizione, l'hanno vinta tre volte negli ultimi dieci anni - così il tecnico dei gigliati Montella -. Ma se siamo arrivati fino a questo punto è perché abbiamo affrontato ed eliminato avversari molto competitivi (Tottenham e Roma fra questi, ndr ). Sono contento di aver evitato il derby, anche se spero di ritrovarlo fra un mese in finale».
Ora che le squadre italiane iniziano a fare strada anche nella Coppa meno prestigiosa, può partire la scalata nel ranking Uefa.
Nel mirino la Germania, rimasta con una sola squadra, e l'Inghilterra, senza più club, che sono sul podio. E ciò che fino a qualche mese fa sembrava utopistico, potrebbe concretizzarsi già l'anno prossimo: l'obiettivo è recuperare un quarto posto in Champions League sin dalla stagione 2017-2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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