Calcio

Effetto Serra su Mou. Stangata e interrogatori per un film già visto

Due turni di squalifica. La Procura federale ascolterà oggi l'allenatore e il quarto uomo

Effetto Serra su Mou. Stangata e interrogatori per un film già visto

Quell'«effetto Serra» che ha fatto scaldare Mourinho e alzare la temperatura del campionato ha destato l'interesse della Procura federale. Oggi saranno ascoltati sia l'arbitro torinese che il tecnico portoghese su quanto accaduto a Cremona. Il giudice sportivo ha già punito il tecnico con due turni di squalifica e 10mila euro di multa: contestata «la veemenza e l'atteggiamento provocatorio verso una decisione dell'arbitro», reiterato anche dopo il rosso ricevuto, ma anche «la visita - autorizzata - nello spogliatoio arbitrale con espressioni e illazioni offensive rivolte al quarto uomo».

Adesso toccherà alla Procura Figc chiedere conto delle dichiarazioni di Mou («il quarto uomo ha detto a Piccinini di espellermi, ma non ha avuto l'onestà di dirgli il modo in cui mi ha trattato, nello spogliatoio ha avuto problemi di memoria...») e soprattutto di quei labiali di Serra che circolano sul web: al tecnico avrebbe detto, stando alle immagini, di farsi i c... suoi e «ti stanno prendendo tutti per il c..., vai a casa». L'Aia ha precisato che non esistono audio del quarto uomo perchè «la sua voce e i rumori di fondo interferirebbero con quello dell'arbitro e degli uomini alla Var», ma a quanto trapela non sembrerebbe entusiasta del comportamento di Serra (non designato nel prossimo turno come Piccinini). La Roma ha già preannunciato ricorso sulla squalifica che farebbe saltare al portoghese la Juventus e il Sassuolo.

Sullo sfondo resta il difficile rapporto di Mourinho con i fischietti che spesso tende a distogliere l'attenzione dai suoi risultati negativi. Come dimenticare il gesto delle manette, nel 2010 a San Siro, rivolto all'arbitro Tagliavento reo di aver lasciato i nerazzurri in 9 della fine del primo tempo della sfida con la Samp. Da quando allena la Roma, rapporti tumultuosi con 8 cartellini ricevuti, considerando anche i gialli: a Cremona il terzo rosso stagionale dopo quelli nelle partite contro Atalanta e Torino. Mou si infuriò con Chiffi per un mancato penalty: «Mi ha detto che non c'è rigore se il giocatore non si butta, allora devo cambiare modo di allenare». Poi con Rapuano, dandogli del pagliaccio, ma andando poi a scusarsi con lui.

Nell'annata scorsa invece se la prese con Massa nella sfida con il Napoli («è giunto il momento di dire basta, voglio più rispetto») e con Pairetto durante Roma-Verona, quando fece il gesto del telefono riferito al fatto che l'arbitro fosse di Torino e avesse presunti legami con la Juventus. Sospetti velatamente lanciati anche nei confronti di Serra, seppur in modo indiretto. «L'espulsione? Sono fatto così, non voglio cambiare dopo 22 anni di carriera», così tempo fa Mourinho. Finito nel tritacarne delle polemiche anche per l'accusa dei baby calciatori della Lazio: durante il derby Under 14, avrebbe fischiato un giocatore biancoceleste durante l'esecuzione del rigore e avrebbe suggerito ai calciatori della Roma di cadere a terra e fingere i crampi per perdere tempo.

Ora altro giro, altro rosso e altra squalifica. Anche se il suo vice Foti, senza di lui in panchina, ha conquistato 4 vittorie e un pari.

La Juve è avvisata, sempre che Chinè non «scagioni» lo Special One.

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