Eriksen torna ma è una sfida anche al senso della vita

Eriksen torna ma è una sfida anche al senso della vita

Racconta la favola cuore in mano, tanto cara al sentimento, che Christian Eriksen torna a giocare su un campo di calcio, con la maglia di una squadra professionistica, il Brentford, in un campionato, Premier League, da far invidia. Eriksen, come si ricorderà, è il giocatore che, il 12 giugno, è crollato a terra per un arresto cardiaco mentre si giocava Danimarca-Finlandia. «Sono morto per 5 minuti» ha avuto la fortuna di raccontare in questi mesi durante i quali ha cercato il ritorno alla normalità della vita. Ora il contratto con il club inglese e un defibrillatore sottocutaneo, dispositivo per prevenire gli infarti, gli permetteranno di tornare al lavoro. Aggiungiamo: Eriksen era un giocatore dell'Inter, ma i severi, e intelligenti, regolamenti sanitari vigenti in Italia non gli avrebbero permesso di scendere in campo con un defibrillatore. Quindi contratto rescisso. Per il calcio inglese sarà, invece, una prima volta. Probabilmente la settimana prossima contro il Manchester City. Auguri a Eriksen e al calcio inglese: insomma che tutto fili liscio. E qui parte un dubbio: il raffinato centrocampista danese è stato accompagnato da una gigantesca onda di commozione ed emozione in questa storia, ha fatto tremare e pregare il mondo: non solo del pallone. I medici hanno compiuto un lavoro fantastico e, probabilmente, garantito la tranquillità del poter giocare. Ma è accettabile che Eriksen torni in campo? È, letteralmente, un resuscitato.

Giusto sfidare così il senso della vita, quando è possibile dedicarsi ad altro senza nulla togliere al proprio destino? Vero che basta finire sotto un tram per salutare questo mondo, ma uno che ha già provato ad andarsene ed ha smosso sentimenti di milioni di persone, quasi volessero lottare per lui, non poteva ricordarci che la vita è bella anche senza calcio da professionista, dove fisico e cuore sono sotto stress? È giustificata una sfida per la sfida? Sicuro di non tradire quella voglia di tutti coloro che lo volevano vivo? La vita è un sogno, lo hanno detto poeti e scrittori. Non un gioco d'azzardo, palla al piede.

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