Quando arriva la «Ronde» è sempre Pasqua. Figuriamoci oggi che lo è per davvero. Per i fiamminghi è festa nazionale. Una festa di popolo en plain air, che si riverserà sulle strade già ebbro da una settimana: non per niente questa la chiamano ciclisticamente parlando la settimana santa.
Diretta tv dalle 10,30, fino all'arrivo previsto per le 17 (Raisport e Rai 3 oltre a Eurosport): una corsa da vivere da cima a fondo, per vedere chi arriva in cima e chi arriverà in fondo; in ogni caso considerando tutti eroi, tutti protagonisti, tutti degni di un applauso: perché il Fiandre è il Fiandre.
«Sono curioso di capire dove posso arrivare», dice il debuttante più atteso e acclamato sulle strade del Belgio, Vincenzo Nibali. Per lui ha speso parole mirabolanti anche sua maestà Eddy Merckx. «Corridori come Nibali fanno solo bene a questo sport. Onora questo sport. Onora la storia del ciclismo».
Oggi si corre la seconda classica Monumento della stagione, dopo la trionfale Sanremo di Nibali. Le classiche del nord prima dei Grandi Giri. A proposito di Giri, la situazione Froome va a rilento, e dalla Francia arriva la conferma che si andrà molto per le lunghe: il caso salbutamolo (2000 nanogrammi/millilitro, il doppio della norma) che riguarda Chris Froome ha lasciato l'ufficio legale antidoping Uci (Lads) ed è arrivato davanti al Tribunale Antidoping Uci.
Il Giro ha già deciso: non farà nulla per impedire a Froome di partecipare alla corsa rosa.
In Francia, invece, assicurano che l'ufficio legale della Grande Boucle sia già al lavoro, anche perché gli organizzatori, che fanno firmare un contratto a tutti i team, hanno la possibilità di tutelare le proprie corse da eventuali danni d'immagine. Il Tour sembra voler considerare la presenza di Froome un danno. Per il Giro, invece, un'opportunità: da non perdere. Chi ci perderà?
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