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Formula1: la Russia rivuole le ombrelline in pista

Si riaccende la polemica sulle grid girls, e gli organizzatori russi spingono per riavere già dal 2019 le ombrelline sullo schieramento

Formula1: la Russia rivuole le ombrelline in pista

Tra le novità discutibili introdotte nella stagione 2018 di Formula 1, abbiamo assistito alla sostituzione delle ombrelline con i grid kids. La scelta, voluta da Liberty Media e che tanto scalpore aveva fatto lo scorso anno durante l'annuncio ufficiale, non è andata giù a parecchi generando una piccola rivolta nel Circus.

I Gran Premi di Monaco, Austria, Italia e Russia hanno fatto delle concessioni alla regola voluta dal management americano, creando i presupposti per un’insubordinazione completa per il prossimo anno: a guidarla, i promotori del circuito di Sochi.

L’organizzatore del Gran Premio di Russia Sergei Vorobyov, in una intervista alla testata nazionale Sport-Express ha spiegato il suo punto di vista: “Credo che la decisione di Liberty sia stata affrettata e abbia infastidito molte persone. L’industria dell’automobile è da sempre stata associata alle belle ragazze”.

“Da parte nostra abbiamo subito cercato di chiarirci con loro: in primis, perché dal punto di vista della sicurezza crediamo sia pericoloso avere tutti quei bambini sullo schieramento. Non da meno, perché le donne russe sono molto belle e noi vogliamo vederle al Gran Premio di casa. Quando i vertici di Liberty Media sono arrivati a Sochi, abbiamo iniziato le trattative: ci sono stati diversi meeting, ma infine abbiamo trovato un accordo”.

Come altrove, a Sochi abbiamo quindi avuto una variegata presenza di grid girls e grid kids: un compromesso nato come soluzione temporanea, in attesa di tornare alle vecchie tradizioni. “A gennaio ci saranno gli incontri tra tutti i promotori delle gare, e ci auguriamo di sentire degli aggiornamenti sull’approccio dei vertici della Formula 1, in modo da riavere le ombrelline nel 2019.

Se ci sarà davvero un cambiamento, sarà largamente merito di quanto accaduto nel Gp di Russia” - ha concluso Vorobyov.

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