Si aggiunge un nuovo episodio a colorare il trasferimento di Lucas Paquetà dal Flamengo al Milan. Il presidente del consiglio deliberativo del club brasiliano, Rodrigo Dunshee, ha definito «strano» l'affare. Il Milan, per il talento 21enne, ha trovato l'accordo sulla base di 35 milioni di euro più bonus pagabili in quattro rate, ma ecco che il consiglio deliberativo ha aperto un'inchiesta interna per accertare cifre e tempistica. Paquetà, infatti, ha una clausola rescissoria pari a 50 milioni, ma il Flamengo ne incasserà solo 24,5 perché il 30% del cartellino è di proprietà della Brazil Soccer (agenzia che gestisce il giocatore) che intascherà tale percentuale dalla sua vendita.
Per Rodrigo Dunshee, però, il club carioca avrebbe dovuto vendere il trequartista a un prezzo più alto: «È molto grave che la cessione sia stata fatta per una cifra inferiore alla clausola e in qualità di presidente del Consiglio deliberativo devo approfondire la questione. Sarà aperto un fascicolo perché credo ci siano altri interessi». Anche il presidente esecutivo, Eduardo Bandeira, è intervenuto sulla vicenda: «Nel calcio poche operazioni rispecchiano il valore delle clausole e nel caso di Paquetà l'accordo è arrivato per una somma molto vicina a quella della clausola e che è stata considerata sufficiente».
La decisione di Dunshee, però, potrebbe essere nient'altro che propaganda elettorale. A dicembre, infatti, si terranno le elezioni del Flamengo e la sua mossa servirebbe a destabilizzare e mettere in cattiva luce l'attuale gestione del club.
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