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La Goggia "toppa" la prima. Fill e Paris possono rimediare

Delusione nel superG: si salva la Curtoni (5ª) ma Sofia è solo decima. Oggi gli uomini sfidano Feuz e Jansrud

La Goggia "toppa" la prima. Fill e Paris possono rimediare

Il primo colpo non è andato a segno. «Ma in canna ne ho altri tre». Sofia Goggia ha «toppato» (parole sue) e l'Italia resta senza medaglie nella prima gara del Mondiale. Elena Curtoni non è lontana dal podio, quinta a 19/100 dal bronzo di Lara Gut, 22 dall'argento di Tina Weirather e 55 dalla grande sorpresa della giornata, l'austriaca Nicole Schmidhofer, nuova campionessa del mondo di superG. Si piazza nelle dieci anche Federica Brignone, ottava a 84/100 dalla vetta. E Sofia? Decima, delusissima, nel dopo gara parla di fallimento e lo stesso fa Matteo Guadagnini, dt della squadra, molto lucido nell'ammettere che «non abbiamo raggiunto l'obiettivo e anche se il risultato generale del gruppo è buono, al Mondiale si corre solo per le medaglie e quindi non possiamo essere soddisfatti».

Ma cosa è successo alla Goggia? Lo spiega lei, con grande calma, quella che le era mancata nelle 24 ore prima della gara. «Sì, da ieri (lunedì, ndr) dopo pranzo, dopo aver parlato con voi giornalisti, ho cominciato a sentire un fervore dentro la pancia. Ero tesa, nervosa, dentro di me un coacervo di emozioni che non sono riuscita a gestire. Errore mio, nessuna scusa».

Si è capito subito che Sofi non era in giornata. Partita lenta, come spesso fa, non è poi riuscita a cambiare marcia, ha sciato aggrappata alle lamine, non ha mai mollato gli sci, non ha rischiato. «Sì, avevo un margine pazzesco, ma scendendo non me ne sono nemmeno resa conto. Qui c'è una neve su cui è facile compiacersi della propria sciata». E ora? «Come detto, ho mancato il primo bersaglio, ma in canna ne ho altri tre e non ho perso la consapevolezza di essere forte. Sofia Goggia c'è. Mi auguro solo di imparare da questa esperienza, che non è stata bella».

Così, si volta pagina. Oggi le donne torneranno in pista per la prima prova della discesa e poco dopo toccherà agli uomini nella gara di superG. La medaglia è l'obiettivo di Peter Fill, che ieri ha dimostrato di avere un ottimo feeling con questa pista (5° tempo nella prova della discesa), e di Dominik Paris, già due volte sul podio in stagione in questa disciplina. Domme non ama moltissimo la Corviglia, ma la tracciatura di Alberto Ghidoni, l'allenatore dei nostri, potrebbe essere un bel vantaggio per lui e anche per Peter, che non amano le curve troppo chiuse. Paris in verità non ama nemmeno troppo i dossi, ma è un campione e sicuramente oggi, al momento del via con l'ottimo numero 7 (Fill avrà il 3) sarà capace di annullare ogni eventuale pensiero negativo e scenderà dando il massimo.

Salire sul podio non sarà facile. Beat Feuz, lo svizzero vincitore di discesa e superG alle premondiali lo scorso marzo, anche ieri ha dimostrato di avere una marcia in più su questa pista e oggi il grande favorito è lui.

Poi attenzione a Jansrud, sciata felpata che rende sempre bene sulle piste ondulate, e a Reichelt, il campione in carica. A completare il quartetto italiano saranno Mattia Casse ed Emanuele Buzzi, che hanno preso il posto degli infortunati Innerhofer e De Aliprandini.

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