Gomez: "Firenze sogna Mi manda Guardiola"

Città in delirio per il nuovo bomber: in 25mila ad accoglierlo al Franchi. "Pep mi ha detto che qui avrei trovato Montella, un allenatore bravissimo..."

Gomez: "Firenze sogna Mi manda Guardiola"

Firenze - Se l'amore fa rima con calore, non ci poteva essere ieri a Firenze condizione migliore per accogliere il centravanti di cui i fiorentini si sono già invaghiti perdutamente. Sole a martello, clima equatoriale e 25mila cuori per Super Mario. Il Franchi come in un giorno di campionato, mai un giocatore era stato accolto da tanta gente in riva all'Arno: «Sarà un giorno da ricordare, sono felicissimo di essere qui a Firenze. E' una giornata bellissima. Mamma mia... Grazie ragazzi... Forza viola».

Lui, il nuovo idolo incontrastato della gente viola, e' sbarcato al Vespucci poco prima della 12 accompagnato dalla bellissima Carina, la sua fidanzata. Poi allo stadio a incontrare i dirigenti e velocemente al centro per i test medici. Quindi un autografo sul contratto di 4 anni a 4 milioni e 250mila netti a stagione, anche se la società coprirà fino a 3 milioni, il resto arriverà grazie ai diritti d'immagine, il cui sfruttamento è stato regalato interamente al giocatore. Il Bayern ha incassato per il suo cartellino circa 16 milioni più i bonus: 21 la cifra totale.

La presentazione di Gomez ha visto al fianco del tedesco i dioscuri del mercato viola Pradè e Macia. Gomez ha risposto serenamente ad ogni domanda: «Imparerò presto l'italiano, per ora conosco solo poche parole. Sono orgoglioso di essere qui, lo desideravo da settimane, lo stadio è pieno di gente, ora tocca a noi. In Germania avvertivo questo entusiasmo: tra Spagna e Italia, ho scelto Firenze perche' questa società aveva obiettivi importanti ed è una città fantastica. Era ideale venire qui per me, mi dona tanta energia. Pep Guardiola mi ha confermato che la Fiorentina sarebbe stata una giusta realtà e mi ha detto che qui avrei trovato un allenatore eccezionale. Non credo sia importante parlare di un giocatore in particolare, so che qui ci sono ottimi calciatori. Voglio che ci consideriate come squadra, con un obiettivo comune: ottenere risultati, cioè vincere. E sono venuto a Firenze anche perché qui mi hanno dato la sicurezza di giocare, io voglio solo questo. Non c'è un minimo o massimo di gol, cercherò di farne il più possibile... Il mio idolo era Romario, ma in Italia ci sono tanti attaccanti bravi».

E torniamo al Franchi: alle 19,05 Mario Gomez e' entrato in campo, lo stadio e' impazzito. Ma i tifosi hanno dedicato tanti cori anche ad Andrea Della Valle. Il presidente si è emozionato: «Mario voleva noi e ce lo ha dimostrato anche in questi ultimi giorni quando altre società pure con arroganza avevano provato a strapparcelo. Siete fantastici, Gomez è per voi... Che emozione. Questo affetto ci fa ripartire benissimo.

Mario ci seguiva da quest'inverno, lui è la persona giusta, al posto giusto, al momento giusto. Insieme a lui e agli altri ripartiremo per grandi obiettivi».
L'apoteosi è finita con Mario Gomez che lanciava palloni alla gente impazzita di felicità. Firenze sogna lo scudetto.

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