Gp di Aragona: vince Lorenzo, cadono Rossi e Marquez

Lo spagnolo della Yamaha vince davanti a Espargaro e Crutchlow. Marquez scivola e chiude 13°. Cade pure Rossi: la moto rischia di travolgerlo

Gp di Aragona: vince Lorenzo, cadono Rossi e Marquez

Jorge Lorenzo trionfa, gli altri big cadono. Lo spagnolo della Yamaha centra nel Gp di Aragon la prima vittoria stagionale al termine di una gara ad eliminazione in cui non mancano i colpi di scena. Salgono a sorpresa sul podio l’altro spagnolo Aleix Espargaro con la Yamaha del team Forward Racing e il britannico Cal Crutchlow con la Ducati ufficiale.

Brutta caduta e attimi di paura per Valentino Rossi, sbalzato dalla sua M1 al quarto giro dopo essere finito sull’erba. Il Dottore, sfiorato pericolosamente dalla moto, viene portato via in barella ma poi raggiunge sulle sue gambe il centro medico. Qualche contusione e anche un trauma cranico per Rossi, trasferito per una Tac all’ospedale di Alcaniz dove sarà tenuto a scopo precauzionale in osservazione. Nel concitato finale la pioggia complica ulteriormente la situazione e a farne le spese è soprattutto la Honda ufficiale: fuori Dani Pedrosa, stessa sorte per il campione del mondo Marc Marquez che scivola a tre giri dalla fine mentre è al comando. Il baby fenomeno della Hrc, scattato dalla pole position, resta quindi a bocca asciutta per la seconda gara di fila dopo la caduta che lo aveva messo k.o. a Misano. Nella lotta per il titolo, comunque, cambia poco.

Marquez resta saldamente al comando con 289 punti, Pedrosa e Rossi sono sempre staccati di 74 e 75 punti.

Ad Aragon la gara si accende subito dopo il semaforo verde, con Iannone che scatta meglio di tutti e si porta davanti a Marquez. Ma la gara del pilota di Vasto finisce subito a causa di una caduta e stessa sorte tocca poco dopo a Rossi, finito sull’erba per evitare il contatto con la Honda di Pedrosa in un tentativo di sorpasso. Il derby spagnolo fra Marquez e Lorenzo entra nel vivo al quindicesimo giro con il primo sorpasso del maiorchino ai danni del baby fenomeno della Honda. Le gerarchie cambiano ancora a 12 giri dalla fine, quando Marquez infila Lorenzo e torna a dettar legge. La minaccia di pioggia, che spinge la direzione gara ad esporre la bandiera bianca, almeno inizialmente non ferma la battaglia per il gradino più alto del podio. Lorenzo si riprende con le cattive la prima posizione a dieci giri dalla fine, le due Honda ufficiali di Marquez e Pedrosa tornano davanti due tornate dopo. Ma le condizioni della pista peggiorano e nel finale le cadute si sprecano. A cinque giri dalla fine esce di scena Dovizioso, subito dopo è il turno di Pedrosa. È qui che le strade di Marquez e Lorenzo si dividono: il primo prova ad arrivare alla bandiera a scacchi senza cambiare la moto, il secondo si decide a tornare ai box.

Stavolta la mossa azzardata di Marquez non paga: l’iridato cade a tre giri dalla fine e la vittoria sfuma, il maiorchino ringrazia e vola indisturbato verso il traguardo. Marquez e Pedrosa riescono a rientrare e a chiudere la gara in zona punti, ma per la Honda è una magra consolazione.

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