Guida ai Mondiali tra sesso e bandiere

Nel manuale della federcalcio argentina un capitolo sulle donne russe

Guida ai Mondiali tra sesso e bandiere

di Tony Damascelli

Il mondiale di calcio in Russia prevede istruzioni per l'uso. Puntualmente si parla e si scrive di sesso e hooligans, Mosca e il resto del Paese aspettano i turisti del pallone, tifosi e famiglie al seguito, ma c'è chi sta pensando ad altro. La federcalcio argentina ha stampato un opuscolo riservato ai tesserati, calciatori, allenatori e dirigenti, per evitare la depressione e la nostalgia delle guape di casa. In breve, ci sono tutti i suggerimenti per accalappiare le donne russe che sono belle, attraenti, di pelle chiara e morbida ma anche esigenti al massimo. Per esempio, dice il manuale del turista allupato, meglio lavarsi, pettinarsi, vestirsi con gusto ed eleganza, presentare un aspetto lindo, non odorare o puzzare di macho anche se l'articolo va forte in Sudamerica e dintorni, mentre, dalle parti del Cremlino, meglio ricorrere a due gocce di profumo sempre migliore dei fumi succulenti dell'asado.

Poi interviene la tattica, dunque la strategia per portare a letto le suddette russe, le quali, sempre secondo il raffinato autore del vademecum, preferiscono lasciare l'iniziativa all'amante o amatore di turno. Va da sé che per raggiungere l'obiettivo e giacere con la prescelta, occorre esperienza, serve un passaporto del sesso con molti visti e, infine, è necessario, oltre che opportuno, selezionare e non limitarsi alla russa in quanto donna locale. Ora all'Afa, che sarebbe la federcalcio argentina, hanno capito di avere sbagliato il passo del tango, hanno fatto velocemente sparire dalla circolazione il libretto di cui non si conoscono né l'autore né l'ispiratore creativo. Ma ormai il messaggio è stato inoltrato sulla linea dell'utente desiderato. Di contro gli inglesi, dico i tifosi che partiranno per l'avventura russa, hanno ricevuto il consiglio di lasciare a casa le bandiere, le tre croci, quella di San Giorgio, di Sant'Andrea e di San Patrizio, Inghilterra-Scozia e Irlanda, potrebbero essere interpretate come una sorta di sfida e di provocazione dagli hooligans russi che si sono fatti conoscere e riconoscere nelle ultime sortite della loro nazionale, ai campionati europei in Francia del 2016, a Lilla e a Marsiglia, e nelle partite di coppa, come a Bilbao quando i guerriglieri moscoviti dello Spartak lasciarono sul terreno un morto tra i poliziotti baschi, oltre a feriti e auto incendiate. Gli ultras di tutte le Russie vogliono il titolo di zar della violenza mondiale, ecco pronto il duello finale con gli inglesi, depositari del titolo.

L'allarme è inserito, chi si terrà lontano dalle risse potrà sempre optare per le russe, gli argentini si

sono portati avanti nel lavoro. Presumo che anche gli italiani, pur eliminati dal grande giro finale, si presenteranno alla chiamata, grandi esperti su entrambi i fronti. Non è, forse, questo il nostro meraviglioso pubblico?

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