Higuain esce dal letargo. E il Milan torna a vincere
30 Dicembre 2018 - 08:27Spal avanti con Petagna, Castillejo trova il pari Gol vittoria del Pipita dopo 865 minuti di digiuno
Il grande ammalato del campionato, il Milan, ha preso un'aspirina. Non può certo dirsi guarito ma i 3 punti conquistati, a fatica, ieri sera contro la Spal, sono energia pura prima della sosta e consentono di recuperare un pizzico di fiducia e di autostima nel 2019 chiuso col quinto posto, a un punto dalla Lazio. A infiocchettare il successo il gol di Higuain, nella ripresa: una specie di prodigio considerata la partenza dell'argentino, infilzato dai fischi del suo pubblico. Tre punti non risolvono tutti i problemi e nemmeno cancellano alcune leggerezze (Suso) commesse nel comportamento in campo. Lo spagnolo, scatenato nel primo tempo, finisce nella rete di Bonifazi nella ripresa e paga a caro prezzo l'eccesso di proteste verso l'arbitro, non proprio lucidissimo.
Il copione è sempre lo stesso, da un mese a questa parte. Partenza con l'handicap per il Milan che prende gol al primo timido tentativo della Spal di mettere il naso nella metà-campo rossonera. Succede che Romagnoli, spostato come una piuma da Petagna, infila un piede riparatore sulla traiettoria che la rende velenosa e inutile il tuffo perentorio di Donnarumma. Cominciare ogni sfida col vento in faccia è una costanza del Milan di dicembre ma anche forse la conseguenza di qualche insicurezza che affiora anche nei suoi esponenti più affidabili. Il ritorno a galla, per il Milan, è immediato, segnale di un destino diverso, procurato da un rinvio maldestro spallino che Castillejo con tempismo e sinistro liftato trasforma nel pareggio, unica nota positiva della serata. Da quel momento è sempre e soltanto Milan che attacca quasi esclusivamente a destra, dove c'è Suso che fa letteralmente impazzire Costa, applicato a uomo da Semplici sullo spagnolo e sostituito nella ripresa per manifesta incapacità. Da uno scatto di Suso nasce il gol dell'1 a 1, da altre giocate dello stesso Suso in combinazione con Abate nascono le altre due occasioni sprecate da Bakayoko e Calhanoglu per rimettere la serata sul binario giusto. Il 71% di possesso palla non produce effetti speciali e anzi procura a Higuain il primo pieno di fischi da parte del pubblico infreddolito e spazientito. Abate, che gli è fedele scudiero, interviene per invitare San Siro a smettere ma gli strafalcioni commessi dall'argentino nella prima frazione sembrano inspiegabili.
Il calcio però offre sempre l'occasione del riscatto. E al contestato Gonzalo capita la palletta a due passi dalla porta da scaricare con rabbia in porta dopo l'ennesima assalto milanista. Lo sfogo su quel gol che scaccia via fantasmi e incubi è tale da far intuire il tormento di Higuain in questi giorni bui e difficili. Assalito da acciacchi, nascosti in questo gelido dicembre, Higuain deve poi lasciare il prato di San Siro a pochi minuti dalla fine. La sua crisi delle settimane precedenti è anche figlia dello stato di salute non perfetto. Non è nemmeno un caso che il sorpasso sulla Spal sia la conseguenza del doppio cambio deciso da Gattuso all'ora esatta con Calabria e Cutrone, che restituiscono un po' di freschezza e di determinazione nei due ruoli. Dall'incursione del difensore nasce poi l'azione che porta Higuain a cancellare stenti e fischi non gli acciacchi. La Spal ha un sussulto d'orgoglio incarnato dal solito Petagna e da Fares su cui Donnarumma fa miracoli. Il finale è un assedio spallino a fort Milan, nel frattempo rimasto in 10 per il doppio giallo esibito a Suso, troppo polemico con l'arbitro dall'inizio della sera.
La squalifica lo cancella automaticamente dalla Supercoppa: leggerezza inaudita.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.