Con Hyundai Ioniq tre opzioni, uno stile

Subito in vendita il modello ibrido, seguiranno berlina elettrica e ibrida plug-in Giù consumi ed emissioni

Pierluigi Bonora

Como Si parte da Villa Erba, a Como. Il viaggio sarà breve, visto che la destinazione è Milano. Giornata grigia, piove. Protagonista di questa breve trasferta é una delle novità di fine anno: Hyundai Ioniq. Il modello è il primo di tre «gemelli diversi» e ha la motorizzazione ibrida. Farà da battistrada alla Ioniq elettrica (in arrivo entro l'anno) e alla Ioniq ibrida plug-in (dalla primavera 2017). Tre modelli, stesso stile ma tre opzioni, nel segno di efficienza, tecnologia a beneficio della sicurezza e tutta la connettività che può servire. «Ioniq - spiega il direttore generale di Hyundai Italia, Andrea Crespi (nella foto) - è il simbolo di un nuovo concetto di mobilità». Uno sguardo alle emissioni, prima di parlare della nostra prova: 79 grammi per km di CO2 per la prima (ibrida) e percorrenza in modalità elettrica legata al tipo di guida (si riesce a «veleggiare» a 80 orari sulle statali o a 120 in autostrada); 0 emissioni per la seconda (elettrica) e 289 chilometri di autonomia dichiarata; 32 g/km di anidride carbonica emessi e oltre 50 chilometri di percorrenza in modalità elettrica per la terza (ibrida plug-in). Cinque gli anni di garanzia a chilometraggio illimitato e 8 per la batteria. Hyundai ritiene di vincere la scommessa: i 95 g/km di CO2 fissati per il 2020 dalla Ue sono già da ora abbondantemente rispettati e addirittura migliorati. «Le stime europee al 2020 relative alla diffusione del mix ibrido plug-in - elettrico sono importanti: oltre 470.000 autoveicoli», ricorda Crespi. E così Hyundai si prepara a fregiarsi di un importante record: è la prima Casa al mondo a proporre quattro motorizzazioni alternative (in vendita è anche la ix35 Fuel cell a idrogeno), di cui tre per lo stesso modello (Ioniq).

Interessante è anche il listino base della Ioniq ibrida: 24.900 euro (Classic), ora in promozione a 21.650 euro con permuta o rottamazione. Si sale a 29.000 con l'allestimento Style. Il motore a benzina è il 1.6 litri GDI 4 cilindri a iniezione diretta con 105 cv di potenza e 147 Nm di coppia. L'unità elettrica a cui il 1.6 è abbinato ha 43,5 cv di potenza nella Ioniq ibrida e 61 cv nella versione plug-in. Il comparto della batteria si trova sotto i sedili posteriori. Silenziosa in modalità elettrica (si avverte la presenza del motore termico nelle partenze a freddo) e scattante, la prima cosa di Ioniq che balza all'occhio sono i consumi: molto bassi: 3,4 litri ogni 100 chilometri. Senza esagerare e tenendo sempre d'occhio gli indicatori che mostrano i livelli di energia (che aumentano grazie al recupero durante le frenate) il segnalatore del carburante sembra inchiodato. Andatura fluida, maneggevole e pratica, questa Ioniq è dotata di un buon bagagliaio (da 403 a 1.505 litri) e di un abitacolo spazioso. Precisi e tempestivi i sistemi di assistenza alla guida: radar anticollisione e mantenimento della carreggiata.

La console si presenta molto hi-tech: lo schermo LCD touchscreen da 8 permette di visualizzare tutte le informazioni di cui si ha bisogno; i servizi integrati Apple CarPlay e Android auto e il caricatore wireless per lo smartphone (con chip Qi, per esempio i più recenti Samsung) sono tutti a portata di mano. Un giudizio finale positivo, anche per lo sforzo stilistico in direzione dei gusti degli automobilisti occidentali.

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