I cento giorni che hanno rilanciato l'atleticaGli ori di Lalli e Greco fiori all'occhiello del nuovo presidente

I cento giorni che hanno rilanciato l'atleticaGli ori di Lalli e Greco fiori all'occhiello del nuovo presidente

Roma. Quattro primati nazionali (da Chesani nell'alto alla Cusma nei 1000 metri), l'oro europeo del cross di Andrea Lalli, le cinque medaglie e i 10 finalisti dell'Euroindoor di atletica a Goteborg. Tutti risultati fiore all'occhiello dei primi 100 giorni dell'era Giomi. «È un presidente coraggioso e quando si ha coraggio i risultati arrivano, mi ha sostenuto fin dall'inizio mettendoci la faccia. Fidatevi di lui, il prossimo obiettivo è l'oro olimpico a Rio», il messaggio del presidente del Coni Malagò, ospite della Fidal nel giorno in cui il numero uno dell'atletica italiana fa il punto sui primi tre mesi di «governo». L'appuntamento diventa la celebrazione di 15 azzurri, dall'oro continentale del triplo Daniele Greco all'argento del camerunense naturalizzato Paolo Dal Molin nei 60 ostacoli (con record italiano) fino ai bronzi Michael Tumi (60), Veronica Borsi (60 ostacoli) e Simona La Mantia (triplo). E addirittura una festa con torta di compleanno per l'astista Roberta Bruni (ieri 19 anni) e l'altista Alessia Trost (20 anni, terza italiana a superare i 2 metri). «Goteborg ha regalato un'emozione straordinaria - così il presidente della Fidal Alfio Giomi - e non solo per i risultati. I nostri ragazzi hanno trasmesso una bella immagine dell'atletica italiana.

Stiamo lavorando per mantenere gli impegni presi. La nostra filosofia è chiara: rimettere gli atleti al centro dell'attenzione e le società al centro del sistema. Con un chiaro obiettivo, i Giochi di Rio e vogliamo arrivarci con la squadra migliore possibile».

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