I resti della Juventus mettono il punto. Ma la Champions resta appesa a un filo

Tudor in emergenza si fa rimontare dal Bologna che resta in corsa per l'Europa

I resti della Juventus mettono il punto. Ma la Champions resta appesa a un filo
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La volata per un posto in Champions League diventa un clamoroso mischione, cui ha contribuito l'1-1 maturato al Dall'Ara tra Bologna e Juventus: i bianconeri sono così stati raggiunti a quota 63 da Roma e Lazio, mentre i rossoblù sono saliti a 62. Nel prossimo turno, per gradire, i bianconeri si giocheranno quasi tutto a Roma contro la squadra di Baroni, mentre il Bologna andrà a San Siro contro il Milan.

McKennie trequartista al posto dello squalificato Yildiz: Tudor la comincia così, con anche una difesa improvvisata viste le assenze di Gatti e Veiga: Savona (a sinistra) fa reparto con Kalulu e Veiga, mentre dall'altro lato Italiano sceglie Orsolini e, insieme a Dallinga, propone Odgaard e Cambiaghi. La Juve parte bene, per nulla timorosa nell'andare a pressare i padroni di casa: McKennie calpesta le zolle del centro destra, Nico Gonzalez quelle del lato opposto affiancandosi a Kolo Muani il più spesso possibile. Thuram, al solito, è un po' dappertutto: quando Cambiaso gli serve un pallone orizzontale, il francese inquadra la porta e batte un incerto Skorupski con un sinistro vincente: quarto gol in campionato per lui, di sicuro una delle poche note liete della stagione bianconera. Il gol trasmette sicurezza alla Signora, che picchia e si fa picchiare perché Doveri fischia il meno possibile: Orsolini è a tratti indemoniato ma, a parte un corner velenoso calciato direttamente in porta, non trova il modo di fare venire il mal di testa a Di Gregorio. I ritmi sono alti, le ripartenze non mancano né di qua né di là: McKennie combina pasticcio franando su Freuler dentro l'area di rigore, ma l'arbitro lascia correre e la Juve tira un sospiro di sollievo anche quando viene ignorato un fallo di mano di Savona su uno dei soliti dribbling di Orsolini. A metà gara la Juve è così avanti, mostrando brillantezza e un piano tattico eseguito con attenzione nel quale non si sente più di tanto l'assenza di Yildiz pur se qualche strafalcione di Kolo Muani avrebbe meritato miglior sorte: da un centravanti all'altro, non granchè nemmeno la prestazione di Dallinga. Cambiaso si vede annullare il gol del raddoppio (stessa sorte era già toccata nel primo tempo a Nico Gonzalez) a inizio ripresa, appena prima del pareggio felsineo: Cambiaghi sfonda a sinistra non per la prima volta, proprio Dallinga fa da ponte di testa e Freuler è bravo a costruirsi lo spazio per battere Di Gregorio. La partita è adrenalinica e piena di duelli: Skorupski deve impegnarsi su Nico Gonzalez, Cambiaso esce per un fastidio muscolare.

La difesa bianconera a volte va un po' in sofferenza, ma è il neo entrato Alberto Costa a divorarsi il possibile vantaggio scivolando al momento del tiro. Nel recupero, Cambiaghi e Ferguson non trovano la porta: il quarto posto rimane più che mai in bilico.

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