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Ibra va, Balo viene Al fantamercato è sempre superderby

L’agente dei due, Mino Raiola, a cena con Galliani: "Non si muove nessuno". Tronchetti: "Mario al Milan mi infastidirebbe"

Ibra va, Balo viene  Al fantamercato  è sempre superderby

Tutti a caccia di Balotelli. Quando nel tardo pomeriggio SuperMario non era ancora arrivato a Coverciano e il suo faccione non si era palesato nemmeno alla festa in piazza del Manchester City neo-campione d’Inghilterra, si pensava all’ennesima «balotellata». Non è così, pare che stavolta il nostro eroe avesse tutti i permessi del caso. E poco dopo le 20 ha raggiunto il ritiro della Nazionale, come da programma.

Pazienza, il pretesto per parlare di lui si trova comunque. Se poi il suo procuratore Mino Raiola appare in via Turati all’improvviso, è sin troppo facile dar spazio all’immaginazione. Et voilà, Balotelli al Milan e Ibrahimovic al City. Al Fantacalcio sembra così facile.
In realtà Raiola ieri era a colloquio con la dirigenza rossonera per affari minori, legati soprattutto alle scuole calcio che l’agente sta seguendo in Brasile. Operazioni alla Rodrigo Ely e Lucas Roggia, insomma. Altro che Ibra e Super Mario. Lo svedese poi la sera precedente era stato a cena con Adriano Galliani e lo stesso procuratore, segno che aveva già perorato la propria causa di persona con la società.

Non vuole andarsene, Ibra. Piuttosto il suo sogno è giocare in un Milan ultra-competitivo, in Italia e in Europa. «Zlatan resta in rossonero», giura Raiola. Caso (forse) chiuso. Per la gioia di Max Allegri. «Per fortuna anche lui ha già detto che rimane da noi», dice il tecnico a Rtl 102.5.

Al Milan di addii se ne vedono sin troppi in questi giorni. Allegri conferma che non ci saranno ripensamenti. «Grazie a tutti coloro che hanno giocato la loro ultima gara a San Siro domenica». Ciao a Pippo e agli altri highlander, dunque. E tra poco potrebbero aver bisogno di guardarsi intorno anche Aquilani e Maxi Lopez, che non saranno riscattati dal Milan. Pure lo storico preparatore atletico Daniele Tognaccini ha la valigia in mano. Al suo posto Simone Folletti, un fedelissimo di Allegri.

In entrata il mercato rossonero ha già archiviato Montolivo, Bakaye Traoré e ha quasi concluso per Acerbi. Prime operazioni a costo limitatissimo. Al trio si dovrebbe aggiungere un giovane portiere di prospettiva, cui Abbiati e Amelia faranno da chiocce. E Balotelli? Raiola frena a Sky: «Credo di no, resterà al City». Soprattutto se il Milan non dovesse cedere Robinho o Pato.
Balo al Milan è l’incubo soprattutto dei tifosi dell’Inter. E del vice-presidente nerazzurro Marco Tronchetti Provera. «Se Mario andasse dai cugini mi darebbe molto fastidio», storce il naso il manager. Che in realtà sogni di rivederlo all’Inter?

Ieri un altro ex, Mattia Destro, ha lanciato segnali da Coverciano: «Tornare all’Inter? Sarebbe bellissimo». Prima però bisogna liberarsi di alcune zavorre. La prima è Diego Forlan, che però si è incatenato ad Appiano Gentile. «Ho la fiducia di Moratti e nessuno mi ha detto di andar via». Sarà, ma ora come ora scommetteremmo sulla sua partenza prima del 31 agosto. Magari con destinazione Brasile e una lauta buonuscita in tasca.
Moratti ieri è stato chiaro: «Resta solo chi lo merita». Apriti cielo, il tempo dei bilanci è arrivato. Si inizia da Stramaccioni e si prosegue con i giocatori. Chi si è guadagnato la conferma? Sul fronte Lavezzi, le parole del patron sono possibiliste. «Lavezzi? Questi sono giorni in cui possiamo capire che opportunità ci sono sul mercato e dove intervenire per migliorarci». I fischi del San Paolo dell’altra sera sono un segnale inequivocabile della fine della storia d’amore tra Napoli e il Pocho.

Il ds Bigon ammette la trattativa con l’Inter, ma non presta il fianco. «Siamo in frase embrionale, il giocatore ha una clausola e noi abbiamo ancora una finale di coppa Italia da disputare.

Sconti? Per certi campioni non si possono fare…». Soprattutto se sull’altra linea del telefono c’è il Psg che promette di pagare 31 milioni di euro con moneta sonante…

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