Italia senza bomber Ma dieci cannonieri in dieci partite

Contro la Germania con Bernardeschi-Zaza-Insigne Conte sfrutta l'effetto squadra ma ora punta sul tridente

Zaza e Immobile
Zaza e Immobile

Il pari con la Spagna, mai così dimessa in una sfida contro gli azzurri almeno negli ultimi anni, ha confermato che Antonio Conte è riuscito a formare un gruppo, dando identità, automatismi e varietà tattica alla squadra. Già, il gruppo che prevale sui singoli e c'è un dato che attesta questa caratteristica: gli ultimi dieci gol della Nazionale - partendo dal successo di Palermo del 6 settembre 2015 con la Bulgaria arrivando all'1-1 di Udine di giovedì scorso con le Furie Rosse - portano la firma di dieci giocatori diversi. La sequenza è De Rossi contro la Bulgaria, Eder, El Shaarawy e Darmian contro l'Azerbaigian nell'unica gara dell'era Conte in cui gli azzurri sono riusciti a segnare tre gol, Florenzi e Pellè contro la Norvegia, Candreva contro il Belgio, Marchisio e Gabbiadini contro la Romania, Insigne contro la Spagna. Per trovare un doppione occorre risalire allo scorso 3 settembre 2015, quando Pellè a Firenze siglò il gol decisivo contro Malta. Prendendo in considerazione tutte e 17 le partite di Conte ct il bomber è proprio l'attaccante del Southampton, autore di 4 reti. Analizzando poi i nomi degli autori dei gol, due di questi (De Rossi e Gabbiadini) rischiano di star fuori dalla lista dei 23. Manca un centravanti implacabile, quindi, ma un po' tutti vanno al tiro. Merito del lavoro di Conte, sicuramente un valore aggiunto della truppa azzurra, tanto che in molti (Buffon in primis) auspicano un successore del ct che sia un altro Conte.

Insomma, finora si è vista una Nazionale che ha strappato applausi a scena aperta in più di un'occasione, ma che fa grande fatica ad andare in gol - il sale di una partita - nonostante le tante azioni da rete create. Facendo un paragone con l'avversaria di stasera, la Germania campione del mondo nelle sfide dal settembre 2014 a quella di sabato con l'Inghilterra (16 in totale tra qualificazioni europee e amichevoli) ha segnato 33 reti. L'Italia di Conte si è fermata a 24 con un match in più giocato. Nel computo pesano i sette gol inflitti dalla National Mannschaft alla malcapitata Gibilterra, mentre gli azzurri devono risalire alle Olimpiadi del 1952 (gara con gli Usa) per trovare un bilancio di gol così pingue.Stasera, nella girandola dei nomi da testare, stesso modulo visto con la Spagna ma nuovo tridente Bernardeschi-Zaza-Insigne, che tanto è piaciuto a Conte nell'ora conclusiva della sfida di Udine. In stagione, il più prolifico dei tre è stato il trottolino del Napoli (12 reti, considerando quella in Europa League, in 34 gare). L'attaccante della Juve si è fermato a 7 (pesantissimo quello al Napoli nella gara scudetto) ma in 18 partite giocate, l'esterno della Fiorentina ha un bilancio di 5 gol in 34 gare. Sarà il grimaldello con il quale Conte proverà a regalarsi una vittoria con una big: nei quattro precedenti della sua gestione, solo una vittoria con un'Olanda in crisi nell'amichevole d'esordio sulla panchina azzurra (4 settembre 2014), due pareggi con Spagna e Inghilterra e il pesante ko con il Belgio.

Se aggiungiamo anche Francia e Portogallo, altre due favorite nella lotteria dell'Europeo, vediamo che la lacuna più evidente degli azzurri è la sproporzione tra occasioni sprecate e gol fatti. Da colmare assolutamente, anche se il tempo sarà poco.

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