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Italia, testacoda indigesto contro gli inglesi ultimi

Loro fanalino in Nations, noi primi. Ma vanno in Qatar. Mancini: "Non potevo cambiare prima..."

Italia, testacoda indigesto contro gli inglesi ultimi


Undici mesi dopo, riecco l'Inghilterra. Non a Wembley, ma al Molineux Stadium di Wolverhampton, uno degli stadi più antichi del paese. La scelta della Federazione inglese è legata alle porte chiuse imposte dall'Uefa dopo i disordini in occasione della finale dell'Europeo l'11 luglio 2021. Sugli spalti circa 3000 spettatori, la maggior parte ragazzi Under 14 dei club locali.
Cercare una piccola rivincita lontani dal loro «giardino» londinese è per i Tre Leoni un obiettivo più legato alla classifica del girone di Nations League. Finora un solo punto in due gare (con il ko in Ungheria, a lungo dominata dagli azzurri a Cesena martedì scorso) contro i 4 degli azzurri (imbattuti nelle trasferte inglesi da quasi 50 anni), dunque la vittoria servirebbe alla truppa per non ritrovarsi a rischiare l'ultimo posto che vorrebbe dire retrocessione nella Lega inferiore. E se la scelta quasi obbligata di Mancini di abbassare la carta d'identità al gruppo ha per ora pagato a livello di risultati, non si può dire lo stesso anche per la Svizzera, che ci ha costretto ai playoff a noi «fatali», ma che è ancora al palo dopo tre gare nella competizione che li avvicinerà all'appuntamento iridato.


Undici mesi dopo la notte magica (per noi) di Londra c'è dunque un'Inghilterra che prepara un Mondiale, con molti interpreti diversi rispetto a quello del 2018, e un'altra che da campione d'Europa in Qatar non ci sarà e sta già varando la rivoluzione «verde». «È interessante ciò che ho visto nelle prime due gare dell'Italia, il gruppo allargato, che sembra avere un senso. Mancini sta utilizzando la Nations League per vincere le gare, migliorare la squadra e scoprire nuovi giocatori», così Southgate che ritiene «imbarazzante giocare una gara a porte chiuse» e che potrebbe dare spazio al romanista Abraham in attacco.


Mancini, nel varare la formazione anti-Inghilterra, dovrà valutare l'aspetto atletico visto il tour de force di gare iniziato il 1° giugno (e il 14 ci sarà poi l'altro appuntamento importante in Germania). Quattro le certezze nell'undici titolare: il portiere e capitano Donnarumma, il centrale di difesa Acerbi, Tonali interno di metà campo e il centravanti Scamacca. Per il resto tutto da definire con Pellegrini che potrebbe tornare nel tridente d'attacco e Caprari che, a tre anni e mezzo dalla prima convocazione, spera di avere la sua chance (ma Pessina è in vantaggio su di lui). E poi i baby Gatti, Esposito, Cancellieri e Scalvini in rampa di lancio: uno potrebbe partire dall'inizio, più facile che entrino in scena durante la gara. Il tutto in nome di quella rivoluzione «verde» che - Mancini dixit - era impossibile far partire a settembre dopo l'Europeo.

«Avevamo in gruppo tanti giocatori di 27-28 anni, non c'era tempo e logica a portare altri giovani», la chiosa del ct.

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