Una cosa la si può dare per certa: se Max Allegri fosse ancora l'allenatore della Juventus, stasera Mario Mandzukic guiderebbe molto probabilmente l'attacco bianconero contro il Genoa. Vuoi perché il rapporto tra i due era solido come pochi e vuoi perché, con Higuain non al meglio dopo i postumi della botta alla testa patita a Lecce, un centravanti di peso alla Signora servirebbe. «Senza Gonzalo, diventa difficile pensare al 4-3-3», ha ammesso invece ieri Sarri. Il quale nella trasferta salentina, dopo avere lasciato a casa Ronaldo bisognoso di recupero, aveva aggregato al gruppo Olivieri e Han, due attaccanti dell'Under 23. Altre strade, complici gli infortuni, non ce n'erano.
Ci sarebbe stato Mandzukic, appunto. Ma il croato, dopo quattro anni di Juventus vera, è sostanzialmente fuori rosa: «In questo momento non si sta allenando con noi per un accordo con la società aveva spiegato Sarri alla vigilia della gara contro il Bologna, lo scorso 18 ottobre - Se poi cambierà qualcosa, io sono aperto a tutto». Evidentemente nel frattempo non è successo nulla di tutto ciò: SuperMario continua a lavorare a parte, in attesa del mercato di gennaio. Lo United lo corteggia da settimane e lui aspetta. Paziente. O magari non troppo. Esaminando anche le offerte che continuano ad arrivargli dal Qatar, palcoscenico dove però evidentemente stenta a immaginarsi: da guerriero di 33 anni, sente con ogni probabilità di poter ancora divertirsi al massimo livello. Per svernare, ci sarà tempo più avanti. E i tifosi juventini, intanto, lo rimpiangono: secondo un sondaggio pubblicato da un portale a tinte bianconere, il 64% dei votanti lo vorrebbe vedere reintegrato. Cosa che difficilmente accadrà. Si aspetta allora gennaio, per salutarlo del tutto e magari mettere a segno una discreta plusvalenza: a bilancio il valore di carico residuo del croato è di 5,3 milioni e i Red Devils paiono disposti a pagarlo più o meno il doppio.
Così, contro il Genoa, la Juve riproporrà il trequartista: Bentancur nei panni di Pjanic, dovrebbe toccare a Bernardeschi agire dietro Ronaldo e Dybala.
A proposito di CR7, se dovesse segnare, centrerebbe il pokerissimo allo Stadium, segnando in 5 match casalinghi di fila. Dall'altro lato, il Genoa: squadra che lo scorso anno, insieme all'Atalanta, fu la sola a rimanere imbattuta nel doppio confronto con la Juve.
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