Juve, vacanze americane tra tensioni e confusione. E non solo per Pogba...

Il lungo stop del francese complica la stagione, pone interrogativi sul JMedical e sul mercato

Juve, vacanze americane tra tensioni e confusione. E non solo per Pogba...

Ultimi giorni delle vacanze americane per la Juventus e il resto della triade superleague. Immagini brillanti giungono da Dallas, Las Vegas, Los Angeles, il gruppo si allena e si diverte, il vicepresidente posta fotografie serene a fianco della sua ultima compagna, Allegri, a piedi scalzi, si diverte a sfidare i suoi nella tecnica, segna gol magici, ovviamente senza avversario in campo e in porta, Vlahovic non ha giocato nemmeno un minuto, Kean è una sorpresa gradita, McKennie non ha piedi morbidi ma ha ritrovato parenti e amici, Fagioli e Rovella sono promesse e premesse, Alex Sandro ha smentito queste e quelle.

E poi c'è Pogba. Il quale è rientrato a casa base per il consulto dei medici che dovranno decidere, insieme con lui, la soluzione migliore per affrontare la lesione al menisco. Il ginocchio è di Pogba e non è della Juventus, sarà il francese a dare la risposta che riguarda il suo presente e il futuro suo e della squadra, il contratto quadriennale tutela il club fino a un certo punto, la salute del calciatore prima di tutto e le domande di queste ore riguardano proprio i controlli che sono stati effettuati presso il J Medical, con l'utilizzo di macchinari di ultimissima creazione. Tra l'altro Juventus ha comunicato di avere esercitato un diritto di opzione per la vendita del centro sportivo e della sede, risparmiando l'affitto annuale di 2,9 milioni di euro ma indebitandosi per 47,6 milioni, operazione finanziata con le risorse rivenienti da linee di credito bancarie, compresa una a media-lungo temine, specificatamente dedicata e concessa contestualmente all'operazione, che coprirebbe circa il 75% degli esborsi previsti.

L'amministrazione del club procede con prudenza consapevole degli equilibri contabili che dovrebbero essere ripristinati entro tre o quattro anni. Ma è anche percepibile un nervosismo degli stessi dirigenti per gli imprevisti, come quello di Pogba insieme con gli ostacoli creati dai salari pesantissimi di altri dipendenti, da Arthur a Rabiot ad Alex Sandro, i quali non trovano acquirenti se non collezionisti di figurine pronti ad accettare soltanto la formula del prestito.

La Juventus cerca di muoversi su obiettivi diversi, Paredes è in Europa uno, se non il migliore centrocampista incontrista (avrebbe scritto Gianni Brera che creò questo neologismo), avrebbe raggiunto l'accordo con Torino ma c'è da risolvere le richieste del Psg che, con la partenza della coppia Panini, Pochettino-Leonardo, tenta di rimettere ordine in una squadra e in un club festaiolo, nel bilancio e in campo.

Una voce fantasiosa riferisce dell'interessamento verso Milinkovic Savic, di sicuro l'elemento che farebbe compiere alla Juventus un salto deciso, di qualità e di personalità, proprio

in contemporanea con l'assenza di Pogba ma avviare una trattativa con Lotito non è semplicissimo, soprattutto quando a gestirla sono dirigenti con i nervi scoperti e dai toni ruvidi e sgrammaticati. Ma è la nuova Juventus.

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