Kean, il nuovo Balotelli che porta il calcio nel terzo millennio

Domenico Latagliata

Torino Essendo un millenial' ovvero appartenente alla generazione del nuovo millennio Moise Kean non poteva esimersi dall'utilizzo dei social network per esprimere la propria soddisfazione dopo l'esordio in serie A. Nota non a margine, per chi si fosse distratto un attimo: entrando in campo negli ultimi otto minuti di Juventus-Pescara a 16 anni, 8 mesi e 23 giorni, il numero 34 bianconero è stato il primo classe 2000 a farlo nella massima serie nostrana, preceduto in Europa solo da Vincent Thill, lussemburghese nato il 4 febbraio 2000 che a fine settembre aveva esordito in Metz-Bordeaux. «Sono contento per il mio esordio nonostante l'età così su Instagram -. Ma è solo l'inizio: si punta sempre più in alto».

Ragazzino e poco più, nato a Vercelli il 28 febbraio 2000, 182 cm e cresta (non esageratamente) bionda, ha genitori di origini ivoriane ma è italiano in tutto e per tutto. Non ha ancora un contratto da professionista: Marotta pare sereno, pur se il ragazzo è seguito da Raiola ed è allora ovvio come non si possa dormire tra due guanciali. «Esiste un rapporto corretto e trasparente con lui così il dg bianconero a Sportmediaset -. Non sappiamo nemmeno chi sia il suo agente, che dovrà comunque spiegargli che il dio denaro è un fattore complementare, non essenziale». Non siamo ancora alla mozione dei sentimenti né, tenuto conto che Raiola è stato accontentato nella vicenda Pogba, probabilmente ce ne sarà bisogno: è chiaro che serve attenzione, perché sulle sue doti ha messo gli occhi mezza Europa. Il «ragazzetto bravetto» così lo aveva identificato Allegri sarebbe ancora in età da Allievi, ma ha già fatto la differenza in Primavera, segnato gol ovunque (più di uno a partita) e pure nelle Under azzurre ha stupito tutti (10 reti in 21 presenze): alla Juve è arrivato nel 2011, dopo avere cominciato a correre dietro a un pallone ad Asti e poi nel Toro. Il paragone con Balotelli ci sta tutto, anche perché l'attaccante del Nizza è il suo idolo: ai tempi in cui giocava con gli Allievi, dopo un gol al Perugia, Kean mostrò infatti la maglietta Why always me?' indossata da SuperMario ai tempi del City.

Intanto, c'è da pensare all'esordio in Champions. Possibile già domani sera a Siviglia.

Per un gol che sarebbe storico: il primato del più giovane marcatore nell'Europa nobile è infatti al momento detenuto dal ghanese Peter Ofori-Quaye, a segno con l'Olympiacos nel 1997 ad appena 17 anni e 195 giorni. In attesa che la serie A abbracci altri millenials: tra i più pronti, il milanista Plizzari e i cagliaritani Biancu e Oliveira.

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