Kia Niro, l'ibrida dal listino invitante

Allestimento completo a 27.000 euro e, al lancio, sconto promozionale Emissioni di CO2: 101 g/km

Kia Niro, l'ibrida dal listino invitante

Combina la praticità della carrozzeria crossover con l'efficienza del sistema di trazione ibrido e ci mette anche lo stile di tutti modelli recenti della marca. Con queste credenziali si presenta in Italia Kia Niro, inedita due volumi a cinque porte di dimensioni compatte (4,36 metri di lunghezza per 1,54 di altezza) ricavata insieme con la cugina Hyundai Ioniq dall'accorta combinazione di piattaforme già esistenti a livello di marca e di gruppo.

Prefigurata nel 2013 da una concept car e presentata in prima mondiale al Salone di Chicago nel febbraio scorso, Niro si inserisce in un segmento di mercato, quello delle vetture ibride, che in Europa è sulla cresta dell'onda: negli ultimi cinque anni le vendite sono piPù che raddoppiate e un'ulteriore accelerazione è attesa per il 2020, con il traguardo di 700mila unità.

Kia definisce la Niro come una vettura innovativa dal punto di vista della tecnologia. Non per il motore a benzina 1.6 da 105 cavalli, a ciclo Atkinson come le ibride di Toyota, ma per il suo accoppiamento con un'unità elettrica da 32 kW alimentata da batterie ai polimeri di litio e con una trasmissione automatica a doppia frizione con sei marce. Il risultato? Sono 141 cavalli di potenza di picco e 265 Nm di coppia, abbastanza per offrire una marcia fluida che grazie all'immediatezza della spinta fornita dall'unità elettrica può diventare briosa all'occorrenza, anche a dispetto dell'aggravio di peso (oltre 1.400 chili in tutto) dovuto alle batterie e agli altri componenti aggiuntivi.

Perché comprare un'ibrida a basse emissioni (101 g/km di CO2) come Niro? Aldilà dei vantaggi e delle agevolazioni che possono scaturire su scala locale dalle politiche delle singole amministrazioni (libero accesso ai centri urbani, sconti sul bollo, ecc) è il costo totale, cioè la combinazione delle spese di acquisto e di esercizio, a fare la differenza rispetto a un'auto ad alimentazione tradizionale. Sotto questo profilo la compatta coreana può vantare una percorrenza dichiarata di 22,7 km con un litro (in realtà circa 17, se non si dà fondo al gas), un prezzo di listino invitante (27mila euro nell'unico e ricco allestimento proposto comprendente anche il climatizzatore automatico, il navigatore satellitare e i cerchi di lega da 18) e lo sconto promozionale al lancio (2.100 euro fino a metà novembre) oltre alla garanzia di 7 anni e 150mila km applicata a tutti i modelli della marca.

A tutto ciò si aggiungono un'abitabilità non compromessa dal pacco di batterie posizionato sotto i sedili posteriori, anzi esaltata dal passo lungo (2,7 metri), e un comportamento dinamico che non lascia mai spazio a esitazioni o reazioni inconsulte. Si parte sempre in modalità elettrica, ma già dopo 2-3 km interviene a supporto il motore termico, che si fa nuovamente da parte in fase di rilascio del gas.

La transizione si sente, man non à mai fastidiosa, grazie anche all'ottima insonorizzazione dell'abitacolo. L'unico vero neo è il freno di stazionamento a pedale, da azionare con il piede sinistro, come sulle Mercedes di una volta.

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