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Kovacic dall'Inter al Real Bufala o genio incompreso?

Un colpo per le casse di Thohir: quasi 40 milioni L'ennesimo fenomeno ripudiato frettolosamente ma per il Mancio può essere una grave perdita

Kovacic dall'Inter al Real Bufala o genio incompreso?

Talento incompreso o bufala d'annata? All'annuncio della cessione di Mateo Kovacic al Real Madrid per quasi 40 milioni di euro, il popolo interista s'è spaccato sulla bontà dell'operazione. C'è chi si spella le mani per l'affare, considerato il migliore dopo quello che portò Eto'o ad Appiano Gentile in cambio di Ibrahimovic e 46 milioni (ma per il camerunense sarebbero stati 70) e chi invece si rammarica per la perdita del centrocampista che a 21 anni e qualche mese ha disputato la bellezza di 97 partite in nerazzurro con 80 presenze in campionato. Il croato è sicuramente uno dei giovani più forti al mondo nel suo ruolo, altrimenti non avrebbe debuttato a 16 anni e 198 giorni nel massimo campionato del suo paese con la Dinamo Zagabria (record imbattuto) e non avrebbe giocato tante gare da titolare nell'Inter. Per la cronaca è stato il più giovane a disputare più di 30 incontri negli ultimi due campionati di Serie A. Eppure non è entrato nel cuore dei tifosi, troppo impazienti, troppo critici, in qualche caso eccessivamente miopi, specie sull'età. E non solo i tifosi. A 21 anni neanche Suarez era Suarez.

A sorpresa il Real ha vinto la corsa sul Liverpool portando l'offerta a 35 milioni più bonus e convincendo quindi con argomenti forti il management di corso Vittorio Emanuele II a privarsi del giocatore. La plusvalenza è altissima, oltre 25 milioni senza considerare l'ammortamento: a suo tempo, era il gennaio 2013, il club nerazzurro lo acquistò a 11 milioni grazie anche alla mediazione dell'avvocato Bozzo. Sotto il profilo economico-finanziario un business, sul piano tecnico il tempo dirà l'ultima parola. A giorni sapremo invece come Fassone, Ausilio e Mancini utilizzeranno il tesoretto per far quadrare i conti e rinforzare la squadra che nelle partite di mezza estate ha subito sconfitte in serie. Guai però a ripetere gli errori del mercato invernale con gente (Shaqiri, Podolski, Santon) ripudiata frettolosamente dopo essere stata presentata in pompa magna. E le colpe stavolta non possono essere attribuite al criticatissimo Branca. Qualche responsabilità l'avranno pure Mancini e quelli che gli danno retta con troppa disinvoltura.

La cessione di Kovacic appare comunque un controsenso perché Mazzarri & Mancini l'hanno utilizzato 44 volte nell'ultima stagione considerando campionato e coppe. Il ragazzo ha risposto a dovere e ha anche segnato 8 reti, pur essendo stato impiegato a centrocampo in tutti i ruoli: playmaker, interno, trequartista. In sovrappiù non ha mai fatto una piega anche se ha dato l'impressione di poter dare il meglio di sé da mezzala per la facilità con cui s'inserisce in fase offensiva e trova la porta avversaria. Questo oggi. A medio termine potrebbe divenire quel centrocampista basso che gioca davanti alla difesa e fa la differenza in ambito internazionale: alla Pirlo per intenderci, sia pure con movenze diverse. A titolo personale non avrei ceduto il croato, ma ci avrei creduto al punto da costruire la squadra attorno a lui e pochi altri. Ma i soldi in arrivo sono tanti. E l'Inter, alle prese con un preoccupante disavanzo, non ha in pratica avuto scelta. La storia recente insegna poi che, fra i due club, è sempre stata l'Inter a fare i colpi migliori. Basta ricordare Samuel e Cambiasso.

Resta da capire se Mancini può sistemare la formazione con gli uomini in rosa oppure se, oltre ai due esterni, uno di difesa e uno d'attacco, ha bisogno anche d'un centrocampista: di sicuro non Melo che il meglio di sé l'ha già dato e che per fortuna degli interisti sembra destinato a restare in Turchia con i suoi cambiamenti repentini d'umore. Al momento la coperta, comunque la si metta, appare corta.

Ma il mercato è ancora aperto.

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