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L’Italia cede alla Spagna solo ai calci di rigore Sfuma dal dischetto la finale contro il Brasile

Ottima prova degli azzurri di Prandelli, che nel primo tempo hanno diverse chance per passare in vantaggio. Nei supplementari palo di Giaccherini. Poi il ritorno degli spagnoli: ma alla fine dei è 0-0. E ai rigori è fatale l’errore del difensore della Juve

L’Italia cede alla Spagna solo ai calci di rigore Sfuma dal dischetto la finale contro il Brasile

Buffon caccia un urlo e fa cerchio a centrocampo. Prima dei rigori, il momento decisivo della semifinale di Confederations Cup. Urla forte il capitano, deve farsi sentire dai suoi nella bolgia del Castelao di Fortaleza. E tocca le corde giuste. Orgoglio, coraggio, sfrontatezza. Più gelo nelle vene. Ma non basta: Leonardo Bonucci al settimo rigore della serie calcia alle stelle. Jesus Navas dopo di lui non sbaglia, spiazza Buffon e lancia la Spagna in finale. È un finale amaro che più amaro non si può. Perché l’Italia aveva sorpreso e dominato le Furie rosse campioni del mondo e d’Europa in carica. Gli azzurri, con il lutto al braccio per la scomparsa di Stefano Borgonovo, non riescono a concretizzare la superiorità sugli avversari, complice anche l’assenza di Mario Balotelli per infortunio.

Gli uomini di Prandelli dominano il primo tempo, giocano testa a testa il secondo, ma mancano il colpo del ko e devono lottare ai supplementari per conquistarsi la rivincita in finale contro il Brasile di Neymar. È un salto di qualità evidente rispetto alla finale di Kiev (finì 4-0 l’anno scorso), per la superiorità ci stiamo attrezzando. Anche nel primo extra-time la Nazionale non è fortunata, stringe i denti (la Spagna è più fresca), ma la chance migliore capita a Giaccherini, fermato soltanto dal palo. Gli spagnoli hanno un ritorno d’orgolio nel secondo supplementare, ma stroncano la resistenza azzurra solo al settimo rigore.

È un’Italia che non subisce, quella del primo tempo, anzi sorprende le Furie rosse. Il centrocampo folto di Prandelli occupa bene gli spazi con la linea a quattro Maggio-De Rossi-Pirlo-Giacherini e si propone in velocità a rimorchio di Gilardino con Marchisio e Candreva. Il tiki-taka spagnolo è lezioso e raramente riesce a essere incisivo, gli azzurri con lanci azzeccati e fughe sulle fasce riescono a sorprendere la retroguardia avversaria. La prima occasione all’8’. Sul corner di Pirlo è Maggio a staccare di testa, ma la palla finisce sul fondo. Al quarto d’ora Candreva taglia basso per Gilardino, ma la conclusione dell’attaccante è appena larga. Due minuti dopo Maggio viene pescato sulla corsa alle spalle di Jordi Alba, sul colpo di testa dell’esterno è bravo Casillas in uscita. Nei minuti successivi due inzuccate di De Rossi e Marchisio si spengono sul fondo. Al 36’ ancora il portiere spagnolo è prodigioso sul colpo di testa in tuffo di Maggio pescato da Giaccherini. Un minuto dopo lo squillo degli spagnoli. Xavi spalle alla porta con un tocco libera Torres in area, il Niño si gira, ma di sinistro strozza sul fondo. Il finale è ancora azzurro: sulla bordata di De Rossi dal limite Casillas vola a sventare la minaccia.

Nella ripresa Del Bosque capisce l’antifona e cambia. Abbassa Silva (e poi lo cambia con Navas) e cerca di disturbare le fonti di gioco azzurre. Prandelli deve rinunciare a Brazagli, per infortunio, il ct arretra De Rossi centrale di difesa e inserisce Montolivo a centrocampo. L’Italia gestisce il gioco, ma non arrivano le stesse occasioni del primo tempo. Gli spagnoli sono tutti in due giocate di Iniesta, che non trova fortuna. La grande chance azzurra la crea Candreva con un tacco illuminante per Maggio, cross basso dal fondo e Marchisio murato nell’area piccola dal tempismo di Piqué. Ed è lo stesso centrale ad avere sul piede l’occasione migliore. Al 40’ Navas se ne va sulla sinistra e centra basso all’indietro, ma il blaugrana dal dischetto alza di parecchio sopra la traversa.

Nemmeno il primo supplementare sblocca la partita. Le Furie rosse hanno più gamba e iniziano a stringere d’assedio l’area azzurra. Nell’unico break, però, è l’Italia ad avere l’occasione più grossa. Candreva, ancora lui, crossa basso dal fondo, Giovinco lascia sfilare e Giaccherini sul secondo palo colpisce di sinistro: è il palo a salvare Casillas. Qualche brivido per Buffon su due giocate di Iniesta (palla scodellata per Jordi Alba che in corsa calcia alto) e Xavi (punizione dal limite che si spegne appena sopra la traversa). Il secondo supplementare è sofferenza pura. Prima Buffon è fortunato sul tiro da lontano di Xavi, il portierone azzurro smanaccia sul palo.

E un minuto dopo è prodigioso in tuffo a chiudere la porta in faccia al sinistro incrociato di Navas.

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