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L'anno nero di Neymar è infinito. Dovrà saltare pure la coppa America

Dalle squalifiche all'accusa di stupro, una stella in caduta libera

L'anno nero di Neymar è infinito. Dovrà saltare pure la coppa America

Un buco nero ha risucchiato Neymar. Puntava alla diarchia dei mostri sacri, Messi-Ronaldo, e sognava di prendersi l'Europa con il fulgore della sua stella. Invece a 27 anni, nella fase clou della consacrazione, ha vissuto una stagione surreale, ricca di colpi, ma tutti fuori dal campo. L'ultimo obiettivo è evaporato durante l'amichevole tra Brasile e Qatar, un contrasto deciso gli ha bruciato la possibilità di giocarsi la Coppa America con la Seleçao. Forte distorsione alla caviglia con rottura legamentosa, operazione in vista e congedo dal suo popolo con le lacrime agli occhi. Le stesse già versate al Mondiale casalingo del 2014, quando Zuniga gli fratturò una vertebra durante i quarti di finale.

Sembra una maledizione, il destino che infila il dito dritto nella piaga in un momento già di per sé delicato. Il post sui social prima della sfida funesta contro i qatarioti è stato di cattivo auspicio: «Oggi ho una delle partite più difficili della mia carriera, se non la più difficile per le circostanze». Oltre all'incontro con i medici, ora alle viste c'è anche il faccia a faccia in patria con gli inquirenti, che indagano sulle accuse di stupro e aggressione rivoltegli da una modella brasiliana dopo un incontro in un hotel di Parigi il 15 maggio scorso. La 26enne Najila Trindade Mendes de Souza ha raccontato in diretta tv di essere stata picchiata e violentata dal calciatore, diffondendo poi un video dell'incontro tra i due in albergo, con l'entourage del numero 10 che in tutta fretta parlava di chiara estorsione, di trappola per sfruttare la sua popolarità. L'avvicinamento alla Coppa America, al via proprio in Brasile il 14 giugno, era stato caratterizzato dal montare del caso, che aveva tolto serenità alla selezione di Tite e rilanciato Neymar come protagonista ancora una volta fuori dal campo.

Il 2019 dell'asso verdeoro era cominciato con i due mesi e mezzo di stop per un guaio al piede destro ed è proseguito con una serie di scivoloni che l'hanno portato a disputare soltanto 9 partite in quest'anno solare. L'unica vera impresa è stata quella di beccarsi due squalifiche extra large. Prima tre turni di stop dall'Uefa per gli insulti su Instagram dopo l'eliminazione in Champions contro il Manchester United, dove aveva postato «E' una vergogna, mettono quattro persone che non capiscono di calcio a controllare le immagini. Ma vaff», e poi altre tre giornate dalla Federcalcio francese per il pugno sferrato a un tifoso del Rennes dopo la sconfitta in finale di coppa di Francia.

Mastercard intanto ha già sospeso un suo spot e altri sponsor sono in fuga. Nell'ultima corsa al Pallone d'Oro è finito fuori dalla Top 10, in dodicesima posizione, quando l'anno prima era arrivato fin sul podio, alle spalle dei due mostri sacri.

In principio doveva sfondare, ma forse sta già precipitando.

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