La Lazio di Immobile si riscopre grande in Europa

L'attaccante segna un altro gol dell'ex al Borussia Dortmund privo del bomber Haaland

La Lazio di Immobile si riscopre grande in Europa

Nei piedi di Immobile, ancora una volta. La Lazio evita il ko a Dortmund grazie al suo bomber. Che da ex aveva già colpito il Borussia all'Olimpico, ma ha voluto fare il bis anche all'Iduna Park, che sei anni fa era il suo stadio dove fece il suo esordio nella Coppa più prestigiosa. Ciro aggiorna i suoi numeri ormai da record (sono 134 le reti con la Lazio, ne mancano 25 per agguantare il mito Piola, 4 i gol stagionali in Champions, 8 totali in 13 gare) e Inzaghi può sorridere: la sua Lazio arriva imbattuta all'ultimo atto del girone, quello dell'8 dicembre. Basterà un punto per prendersi gli ottavi, già conquistati dal Borussia Dortmund, ai danni del Bruges che ieri ha piegato per 3-0 (gol di De Ketelaere, Vanaken su rigore e Lang) il già eliminato Zenit. Difficile poter prendere, anche in caso di successo sui belgi, il primo posto in classifica visto che il Borussia non dovrebbe fare troppa fatica in casa dello Zenit.

A Dortmund salta l'attesa sfida tra la Scarpa d'Oro e il Golden Boy Haaland, sul quale Inzaghi aveva già approntata una marcatura speciale. Il giovane norvegese è messo fuori causa da un problema all'anca che lo rende indisponibile anche per la panchina. Senza il suo gioiellino, il Borussia sembra non avere idee giuste in attacco per impensierire gli avversari. La Lazio ha così buon gioco a controllare i tedeschi, ma ha il demerito di pungere poco in ripartenza. Così, poco prima che l'arbitro spagnolo Lahoz fischi la fine del primo tempo, l'azione veloce avviata da Delaney viene conclusa positivamente da Guerreiro, bravo a infilarsi in area per raccogliere un pallone filtrante di Hazard.

Più vivace la squadra di Inzaghi dopo l'intervallo: la sconfitta non cambierebbe nulla, la Lazio dovrebbe comunque almeno pareggiare l'ultima sfida. Ma i biancocelesti, scesi in campo con il lutto al braccio per la morte del portavoce Arturo Diaconale (ieri i funerali), non ci stanno a perdere una gara che sembra alla loro portata. Ecco che Inzaghi alza il baricentro della squadra anche se Reina è bravo a blindare la porta sulla conclusione del suo quasi omonimo Reyna. Serve un episodio per dare una svolta al match e quello arriva nella seconda parte della ripresa. Naturalmente per merito del solito Immobile che chiama agli straordinari Burki per due volte, nel mezzo riesce a bucarlo su rigore conquistato da Milinkovic-Savic (unico guizzo del serbo in una serata non proprio ispirata), ingenuo il fallo di Schulz.

La Lazio prova a fare sua la posta piena per chiudere la pratica qualificazione con 90 minuti di anticipo, ma rischia qualcosa con un Borussia che si riaffaccia pericolosamente dalle parti di Reina. Inzaghi si gioca tutti i cambi possibili, persino quel Caicedo uomo decisivo degli ultimi minuti, ma il personale duello tra Immobile e Burki si ferma a quel penalty comunque prezioso.

E il portiere del Borussia compie un'ultima decisiva parata proprio allo scadere del recupero, quando toglie il pallone dall'incrocio alla sua sinistra sulla conclusione a giro di Pereira. Tutto rinviato a martedì prossimo.

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