La Lazio volta pagina e cerca riscatto. Inzaghi: "Crediamo alla Champions"

Prima sfida tra i fratelli Milinkovic-Savic: Sergej contro Vanja

La Lazio volta pagina e cerca riscatto. Inzaghi: "Crediamo alla Champions"

Roma La prima sfida tra i fratelli Milinkovic-Savic (uno il centrocampista Sergej, l'altro il portiere Vanja) è uno dei motivi d'interesse maggiori di Lazio-Spal, il lunch match che deve rilanciare le ambizioni Champions della squadra di Simone Inzaghi. Ambizioni drasticamente frenate dal ko casalingo con l'Inter e dall'aggancio subito dal Milan dopo il recupero di mercoledì. I ferraresi hanno invece rimediato cinque sconfitte nelle ultime sei gare (clamorosa quella al Mazza contro il Frosinone) ma l'unica vittoria è arrivato proprio all'Olimpico due settimane, quando Petagna e Bonifazi - tra l'altro tifoso biancoceleste - hanno fermato la Roma. E l'Inter ha dovuto soffrire per domare i biancazzurri di Semplici.

Se la Lazio ha la sindrome da big, con le medio-piccole della serie A non ha mai perso. «Ma affrontiamo un avversario pericoloso e non sarà semplice - così Inzaghi -. L'anno scorso ci bloccò sullo 0-0 in casa e a Ferrara vincemmo dopo un inizio un po' complicato. Ci siamo presi le nostre responsabilità dopo la sconfitta con l'Inter, determinate partite vanno affrontate in modo diverso, perché siamo molto arrabbiati di aver perso tutti gli scontri diretti finora affrontati». Vincere oggi significherebbe per i laziali restare aggrappati alla zona d'elite. «Dopo un quinto posto, un quarto posto e una Supercoppa, uno magari può pensare di avere "già fatto" - ha sottolineato il tecnico -. Ma io e i ragazzi crediamo fortemente alla Champions. Ci vuole tantissimo equilibrio in questa piazza, accade sempre qualcosa per destabilizzare e non va bene.

Il primo anno io non ero adatto, il secondo anno c'era la sindrome della seconda stagione, il terzo è uscito il fatto di non crederci. La Lazio è quarta in classifica, è seconda in Europa League in un girone difficile. Ci vuole equilibrio, facciamo il nostro percorso sapendo che dobbiamo crescere e che alcune gare vadano giocate in modo diverso».

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