L'euro Napoli e la cura di Ancelotti strizzacervelli

L'euro Napoli e la cura di Ancelotti strizzacervelli

Con felice intuizione giornalistica il magico ritorno in Champions del Napoli che ha piegato la feroce resistenza del Liverpool campione d'Europa in carica, è stata definita «serata Ancelotti». Trattasi di un omaggio meritatissimo allo specialista del torneo, Carletto nostro, tra l'altro collaudato conquistatore della coppa dalle grandi orecchie, oltre che alla prova del suo team. A dire il vero, e per cogliere anche qualcosa di calcistico dalla sfida di martedì sera, la differenza più spettacolare emersa in capo al primo duello del girone, è stata tratteggiata dal rendimento delle rispettive difese.

Quella inglese, che pure schiera esponenti con super stipendi e valutazioni mostruose, ha commesso in fondo alla serata un paio di errori che han finito con lo spianare la strada a Mertens (su rigore) e all'ultimo arrivato a corte, Llorente infiocchettando un risultato che avrà conseguenze sulla qualificazione. Quella napoletana è stata semplicemente fantastica. Il K2 di Napoli, Koulibaly, reduce dallo sfortunato stinco di Torino, ha messo il bavaglio a Firmino e quando è sfuggito al contro del prodigioso Mario Rui, a Salah, finiti in una morsa d'acciaio. Quando sono riusciti a liberarsi al tiro, Meret il giovanissimo e promettente portiere (per Ancelotti è il migliore del suo ruolo, considerata anche l'età e gli infortuni superati) ha fatto il suo con un paio di voli che sapevano di Donnarumma.

Alla fine, questa differenza, ha scolpito il 2 a 0 e testimoniato anche la duttilità che il tecnico ha trasmesso al suo gruppo. Non si può e non si deve giocare con un solo registro, un codice unico d'accesso, come forse può capitare all'Inter di Conte. «Qualche volta ha brontolato Carletto - bisogna anche buttare la palla avanti alla ricerca della torre» riferimento allo spagnolo strategicamente arrivato sul prato quando la fatica e le energie spese hanno consumato la lucidità necessaria. Questo nel particolare.

In generale è emersa un'altra qualità del Napoli: la capacità di reggere il confronto internazionale senza timori, blocchi mentali, ansie rovinose. Ancelotti, in questo senso, è il miglior strizzacervelli in circolazione.

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