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Lewandowski gioca a poker e schianta il Real

Lewandowski gioca a poker e schianta il Real

Deutschland über alles. Dopo il Bayern, anche il Borussia impressiona l'Europa stracciando il Real Madrid in un Westfalenstadion stracolmo e prenotando così un posto nella finale di Londra. Più che la Champions sembra la coppa di Germania. Il 4-1, con uno strepitoso Lewandowski miglior attore protagonista, se non è una sentenza, poco ci manca.
Già nel girone la Banda dell'oro aveva fatto girare la testa agli uomini di Mourinho, vincendo in casa e pareggiando dopo aver dominato in lungo e in largo a Madrid. Ma era un altro Real e pure un altro Borussia, si diceva. Il mercato si avvicina e a Dortmund sono tutti in fibrillazione. Gotze ha ufficializzato il passaggio ai nemici del Bayern alla vigilia della semifinale, Hummels e Lewandowski potrebbero seguirlo presto. Uno scenario che poteva far pensare a un Borussia distratto. Il campo parlerà diversamente.
Al 7' la prima fiammata, a firma Marco Reus. Il folletto biondo si fa 40 metri palla al piede, poi incrocia col destro, Diego Lopez si allunga e ci arriva con la punta delle dita. Un minuto dopo il portiere, ancora una volta preferito da Mou a Casillas, non può nulla invece sulla zampata di Lewandowski, bravo a sfuggire alla marcatura di Pepe su cross di Gotze. L'avvio dei padroni di casa è dirompente, i ragazzini terribili di Klopp angosciano la retroguardia dei blancos costantemente. Ci vuole un mezzo regalo dell'arbitro Kuipers (fallo di mano discutibile di Bender e punizione) per vedere un tiro in porta delle merengues: Ronaldo scalda i pugni di Weidenfeller dopo 23 minuti di nulla mourinhano. Il Real fatica a fare gioco e lascia campo alle micidiali ripartenze dei padroni di casa. In una manciata di secondi, però, la partita sembra girare. È il 43', il Borussia protesta per un contatto Reus-Varane all'ingresso dell'area spagnola e nel ribaltamento di fronte il Real pareggia: Hummels sbaglia incredibilmente il retropassaggio a Weidenfeller, Higuain ne approfitta e serve Ronaldo che insacca a porta vuota. Gol numero 12 di CR7, capocannoniere del torneo.
Sulle panchine si assiste a uno spettacolo nello spettacolo. Da una parte il tentacolare Klopp regala smorfie e sbracciate a non finire. Dall'altra Mourinho infila momenti di inusuale sconforto all'interno del solito teatrino. I due non si amano. E alla rete di Ronaldo la tensione sale, quando la panchina spagnola sconfina in territorio nemico nell'esultanza un po' troppo euforica. Alla fine, comunque, il duello lo stravince il tecnico di Stoccarda. La ripresa è infatti un inno al suo calcio frizzantino. Specialmente i primi 10 minuti. Un tiro sporco di Reus libera Lewandowski sul filo del fuorigioco. Controllo e conclusione: 2-1. Poco dopo, un'altra palla avvelenata di Schmelzer trova l'inesauribile centravanti polacco, bravissimo a girare in rete per la terza volta. Il Borussia vola sulle ali dell'entusiasmo, Diego Lopez tiene a galla il Real con una paratona su Gundogan. La disfatta è solo rinviata: al 21' Xabi Alonso entra in modo scomposto su Reus, per Kuipers è rigore (generoso). Lewandowski fa poker dal dischetto: 4-1. Il resto è un'agonia per il Madrid. Al Bernabeu servirà un'impresa, così come al Barcellona al Camp Nou con il Bayern.

L'ondata pangermanica sembra ormai impossibile da arginare.

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