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Lewis e il Cavallino nel suo futuro "Mai negata la passione per la Ferrari"

Wolff: «Ne abbiamo parlato, se accadrà non sarà un dramma»

Lewis e il Cavallino nel suo futuro "Mai negata la passione per la Ferrari"

nostro inviato a Barcellona

Al più tardi, fra due mondiali, lui sarà là. A Maranello. Proprio a voler essere pignoli, si potrebbe aggiungere che sarà là, a Maranello, fra due mondiali e 15 vittorie. Perché tanti sono i titoli che gli mancano per eguagliare il più vincente - si badi bene, non il più bravo e forte - pilota di sempre: Michael Schumacher; e tanti sono i Gran premi da conquistare per affiancare il grande tedesco a quota 91 successi. Nel farlo, lui, Lewis Hamilton, che ieri ha commosso tutti dedicando la vittoria al piccolo Henry, un bimbo malato di tumore, diventerebbe oltre che il più vincente anche il più forte di sempre. Perché non ci sono dubbi in merito: quanto a talento puro e classe fina ne ha di più. Sono le stesse doti che fecero dire a sir Frank Williams, tanti anni fa, quella frase: «A volte il dio dei motori manda sulla terra in F1 piloti così».

Prepariamoci dunque, il tema ci accompagnerà a lungo. Perché il contratto del pentacampione, come quello di Seb Vettel, scade a fine 2020. Non solo, dal 2021 la F1 cambierà: nuove regole e nuove macchine con il rischio che l'attuale posizione di innegabile vantaggio tecnico della Mercedes venga messa in discussione. Per cui, Lewis ha tempo un paio di stagioni per sistemare il conto coi primati a cui tiene tantissimo e dedicarsi al sogno di ogni pilota: la Ferrari.

Ecco perché Toto Wolff, boss Mercedes, sabato ha detto «va sempre tenuto presente che un pilota un giorno possa voler guidare una Ferrari, è il team più iconico della F1... Con Lewis ne ho parlato al tempo dell'ultimo rinnovo... Se un giorno accadrà non sarà un dramma». Ed ecco perché ieri, dopo il successo, il numero 4 in Spagna, il numero 76 in carriera, il numero 55 con la Mercedes, Hamilton si è guardato bene dal chiudere qualsiasi porta a un'eventualità del genere. «La Ferrari? Le parole di Wolff? Non ho mai nascosto il mio amore per la Rossa e le sue vetture stradali. Non ho ancora fatto piani per il futuro, ora voglio solo che questo team diventi il più vincente di sempre». Appunto. E una volta centrati quei record..

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