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L'Italnuoto regina. E le piscine erano chiuse

Pilato oro nei 50 rana, Quadarella nei 400, Panziera nei 200 dorso

L'Italnuoto regina. E le piscine erano chiuse

Nel giorno della festa Inter, il nuoto italiano sfoggia il suo triplete. All'Europeo di Budapest una favolosa Italnuoto chiude con una tripletta d'oro tutta al femminile: Benedetta Pilato, Margherita Panziera e Simona Quadarella salgono sul gradino più alto del podio rispettivamente nei 50 rana, 200 dorso e 400 stile libero. Tre meravigliose creature d'acqua dolce a completare una giornata trionfale per i colori italiani: 3 ori, 1 argento e 2 bronzi. Per un totale di 27 podi (5 ori, 9 argenti e 13 bronzi), meglio del precedente primato di Glasgow 2018 (6-5-11). A proposito di record, ieri la 16enne Benedetta Pilato si è peggiorata leggermente e ha nuotato in 2935, a soli 5/100 dal suo primato del mondo stabilito il giorno prima in semifinale. Quello che conta però è aver messo in tasca la prima medaglia d'oro a un Europeo in lunga. «Bellissimo cantare l'inno, speciale. Dopo il record ho apprezzato tanto i complimenti di Paltrinieri e dei compagni che sono scesi dalla tribuna. Ancora non me ne rendo conto. Ma piano piano sto diventando grande».

Dopo la Pilato è stato il turno della Panziera, che ha dominato la finale nel dorso e si è confermata campionessa europea. «Questo vuol dire che sto lavorando bene, sono contenta di essere riuscita a gestire una gara così dura, forse potevo badare meno alle avversarie e ancora di più al crono. È arrivato comunque l'oro e va benissimo così», ha dichiarato la veneta di Montebelluna.

Si conferma una città magica Budapest per la Quadarella. Ieri la romana, che qui conquistò un bronzo mondiale da debuttante, ha completato un altro Europeo da urlo con l'oro nei 400 stile libero, dopo aver sbaragliato la concorrenza negli 800 e nei 1500. Per Super Simo sono sei medaglie d'oro in sei gare individuali in due rassegne continentali. Imbattibile per chiunque. «Rispetto a Glasgow avevo più paura, mi sentivo meno sicura. Questo non era un europeo preparato, l'obiettivo sono le Olimpiadi. Ho ritrovato la cattiveria: come si è visto nell'ultimo cinquanta. Mi dà una carica incredibile verso la mia prima Olimpiade».

La stessa cattiveria che ha permesso a un'infinita Federica Pellegrini di trascinare il quartetto della 4x100 mista alla rimonta per il bronzo. «Come al solito Federica ci mette sempre il suo zampino», ha confermato la compagna di staffetta Elena Di Liddo. Prima, invece, erano arrivate altre due medaglie: un argento nei 400 misti grazie al debuttante Razzetti e il bronzo dei maschietti nella 4x100 mista. Insomma, un'altra pioggia di medaglie. Che fa ben sperare verso Tokyo. «È stato un grande campionato analizza Cesare Butini, il dt dell'Italnuoto -. La squadra ha risposto nonostante le difficoltà per via del Coronavirus, per il problema delle piscine.

Bisogna fare un complimento ai ragazzi, ai tecnici, alle società».

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