Si parla di dentro o fuori, ma non è la Brexit. Almeno per una notte. L'Inghilterra si piazza al centro dell'Europa, rimpallandosi tra Liverpool e Londra con le emozioni dell'andata dei quarti di finale di Champions. Con un 2-0 la squadra di Klopp mette un'ipoteca sulla permanenza sbarazzandosi del Porto, giustiziere della Roma, mentre 350 chilometri più a sud la nuova residenza reale londinese, il Tottenham Hotspur Stadium, rilancia i sogni degli Spurs.
La squadra di Pochettino, al secondo quarto di finale di Champions della sua storia, batte 1-0 il City di Guardiola, rimasto fermo al 10', gelato per l'errore sul dischetto di Aguero. Il primo tempo vive tutto sul braccio in area di Rose, che respinge il tiro di Sterling e porta Kuipers ad assegnare il rigore con l'ausilio del Var: l'argentino è prevedibile, Lloris si tuffa dalla parte giusta e para il terzo penalty di fila. Al 56' tutti con il fiato sospeso per l'infortunio alla caviglia di Kane, che preoccupa in vista del finale di stagione, ma venti minuti dopo l'assolo di Son fa esplodere la festa con Ederson non irresistibile sul tiro del sudcoreano. Per i Citizens i derby europei restano indigesti: dal 1970-71 cinque sconfitte su cinque.
L'anno scorso agli ottavi il Liverpool eliminò il Porto con un perentorio 5-0 a domicilio all'andata. Stavolta sono i quarti, il punteggio non è così largo, ma la qualificazione è già indirizzata. Ad Anfield dopo 5' Reds avanti con il gol fortunoso di Keita, che arriva a rimorchio e sfrutta l'assist di Manè: tiro e deviazione casuale di Oliver. Casillas non può nulla. Incursioni veloci, passaggi filtranti e verticalizzazioni esasperate, il raddoppio giunge al 26' con Firmino che deve solo spingere in rete l'assist rasoterra di Alexander-Arnold. Il Liverpool in questa Champions ha segnato solo da dentro l'area di rigore (14 volte), è l'unica squadra a potersi vantare di questa particolarità confermando l'impianto rodato che macina calcio in riva alla Mersey.
E oltre ai palcoscenici europei sogna un titolo in patria che manca dal 1990. Nella ripresa il tris non arriva, Manè segna, ma è fuorigioco. Tra una settimana i verdetti definitivi in vista delle semifinali. La Brexit può aspettare.
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