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L'Ogino-Knaus di Liedholm. Il Kamasutra 2.0 di Antonio

L'Ogino-Knaus di Liedholm. Il Kamasutra 2.0 di Antonio

C onoscevamo il 3-5-2 di Conte Antonio ma l'1 sotto 1 non era previsto. Ora abbiamo anche il Kamasutra riscritto dall'allenatore dell'Inter che si occupa e si preoccupa delle prestazioni sessuali dei suoi calciatori. Possibilmente non sotto sforzo ma sotto la partner sì, durante la piena stagione il rapporto non deve durare a lungo e qui siamo all'atto meccanico, direi conigliesco, senza nemmeno chiedere la partecipazione e il consenso della propria donna, moglie, fidanzata, amante e affini. Stupisce l'indicazione della posizione da assumere durante il contatto, dunque, secondo il Conte, sarebbero da evitare posture faticose, queste da riservare soltanto durante gli allenamenti e i novanta minuti di partita. A letto no, il missionario è un rischio, l'amazzone è la garanzia, per rendere al massimo nei novanta minuti è opportuno ridurre allo stretto necessario il rapporto nei cinque minuti, ovviamente senza supplementari. Il Kamasutra di Conte è una lezione di sesso 2.0 rispetto ai suggerimenti che Nils Liedholm mise per iscritto ai suoi ragazzi del Milan, nei favolosi anni ottanta. Dunque il barone svedese aveva disegnato una specie di tabella di marcia, con tanto di calendario, un Ogino-Knaus per i praticanti il football: preso come base di riferimento il giorno della partita, nel senso del momento di libertà postgara, si poteva ripetere sette giorni dopo, quindi quattordici e infine ventuno, per poi rimettere la palla al centro e ricominciare da ventuno, quindi quattordici, poi sette e infine celebrare l'ultimo giorno, però sempre nelle ore successive alla prestazione sul campo. Non è dato sapere quali furono e quali possano essere oggi le reazioni di mogli, fidanzate o amanti (Nereo Rocco le definiva «roba seria») ma trattasi di dettaglio, chi decide di giacere con un calciatore deve sapersi sacrificare.

Un campione del mondo di Spagna 82, alla domanda su che cosa avrebbe fatto una volta tornato a casa, dopo 50 giorni di ritiro, rispose: «La seconda cosa che farò, sarà posare la valigia».

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