L'under consacrerà il talento di Berardi e Belotti

Olomouc li accoglierà con 20 gradi, umidità e pioggia. Gli azzurrini di Gigi Di Biagio, carichi di entusiasmo e speranze, inizieranno oggi a respirare il clima dell'Europeo Under 21, dal 17 giugno in Repubblica Ceca. E sarà proprio la cittadina della Moravia, la stessa in cui l'Italia farà il suo esordio il 18 contro la Svezia, la sede del ritiro della nostra Under per un titolo che manca dal 2004. Emulare l'impresa della Nazionale di Claudio Gentile, quella di De Rossi e Gilardino, di Palombo e Barzagli, resta il sogno di una squadra che ha come obiettivo minimo le semifinali. Alle prime quattro classificate, infatti, sarà concesso il pass per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Realisticamente? Si può fare.

L'Italia si è qualificata alla rassegna continentale in scioltezza. Primo posto nel gruppo 9, davanti alla Serbia, con sei vittorie e due sole sconfitte. Mancando Spagna, campione in carica, e Francia, eliminate nei playoff, le rivali principali restano Inghilterra, inserita nello stesso girone degli azzurrini, e Germania. Mentre la Svezia e il Portogallo sono outsider da non sottovalutare. Di Biagio ha a disposizione un gruppo forte, ricco di talento e con diversi giocatori reduci da un'ottima annata in Serie A. Due anni fa, nell'ultima edizione, Verratti, Gabbiadini e compagni si arresero soltanto in finale alla Roja di Morata, Isco e Thiago Alcantara. Ripetere l'Europeo di Israele, concludendolo però come nel 2004, renderebbe epica la campagna ceca dei nostri ragazzi.

L'undici titolare azzurro, come detto, è competitivo. E lo si capisce anche dai tanti giocatori già visionati dal Ct Antonio Conte e valutati pronti anche per la Nazionale A. Rugani e Romagnoli, coppia centrale di difesa, hanno le carte in regola per imitare le gesta di Cannavaro e Nesta. Zappacosta, a destra, può rappresentare la resurrezione di un ruolo spesso carente negli ultimi anni. Sturaro ha già giocato da titolare con la Juventus una semifinale di Champions. Davanti, il «Gallo» Belotti è l'attaccante del futuro.

E poi c'è Domenico Berardi, che in Serie A ha segnato 30 gol in due anni e che, oltre a Conte, anche Massimiliano Allegri valuta già pronto per il grande salto. L'Europeo di Repubblica Ceca decreterà la sua consacrazione e convincerà la Juve ad investire i milioni chiesti dal Sassuolo per acquistarlo?

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