Maresca e Gilardino, gli «epurati» salvano il Palermo

Il Verona spaventa i siciliani. Il Carpi vince ma va in B. Di Natale, gol d'addio

Maresca e Gilardino, gli «epurati» salvano il Palermo

Il Palermo resta in serie A. In una stagione in cui è accaduto di tutto, con una sequenza mai vista di cambi in panchina e il ritorno di Ballardini chiamato all'ultimo minuto per salvare la squadra. In un delirio di accuse e sospetti, il tecnico sbarca a Palermo e riabilita giocatori che lui stesso, nella sua prima gestione, aveva epurato come Maresca addirittura messo fuori rosa. L'ex Siviglia invece diventa l'uomo salvezza di queste ultime giornate, suo il gol del 2-1 dopo che Viviani a inizio ripresa aveva portato il Verona sull'1-1. Terzo gol di Gilardino, destinatario di una delle tante uscite infelici del presidente Zamparini in questa stagione: «Gilardino non va bene per questo Palermo che non ha bisogno di lui».

Sono stati i due veterani a prendere in mano la squadra in un Barbera sold out dove ogni respiro spingeva i rosanero verso la salvezza. Il gol del 3-2 di Pisano solo un'ulteriore scarica di adrenalina.

Il Carpi meritava miglior sorte, ha dominato al Friuli, è diventata la squadra rivelazione, la serie A spietata l'ha ricacciato indietro. Sentite, vissute, sofferte, le due sfide salvezza a 1200 chilometri di distanza, estremi della serie A, hanno chiuso il campionato fra le lacrime. Inizio scontato, più Verona di Palermo al Barbera, più Carpi di Udinese al Friuli, segno della tensione che attanagliava le due pericolanti. I rosanero imballati e impauriti si sono rianimati solo dopo il gol di Vazquez al 28' che ha aperto la notte della verità: Palermo 39, Carpi 35.

Verona che se avesse giocato in questo modo la metà delle partite del suo campionato si sarebbe salvato in anticipo mentre invece è stata la prima aritmeticamente retrocessa in serie B. Dopo il gol di Vazquez colpisce due pali con Pazzini al 31' e Ioniti al 40'. Gara tesissima, dal 34' squadre in dieci, Morganella e Wszolek hanno dato vita a un incontro di catch che Irrati non ha gradito. Al Friuli Carpi padrone dalla mezz'ora, in due minuti Verdi mette dentro una doppietta, colpirà una traversa, primo gol su rigore che scatena le proteste di Thereau, espulso. Partita in discesa per gli emiliani che per tre minuti sono salvi, succede a inizio ripresa quando Viviani al 4' pareggia il gol di Vazquez: Palermo 37, Carpi 38.

La gioia dura tre minuti, segna Maresca e il Palermo è di nuovo in vantaggio. Al Friuli torna la tristezza, entra Di Natale per l'ultimo saluto e l'ultimo gol, il calcio dentro, senza parole come la retrocessione di Castori e i suoi ragazzi. GN

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