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Milan e Juve come Liedholm. In 10 è meglio

Il tecnico svedese spiegava così la propria teoria: "Chi è in vantaggio d'un uomo, si rilassa, perde concentrazione e non rispetta abbastanza l'avversario che invece si esalta per supplire alla mancanza d'una pedina"

Milan e Juve come Liedholm. In 10 è meglio

Se c'è un numero magico nel calcio, questi è il "10": da un lato identifica i campionissimi come Pelè e Maradona, Del Piero e Baggio, Platini e Totti; dall'altro etichetta quelle squadre che si ritrovano con un uomo in meno. Liedholm ci aveva creato un paradosso: «In 10 si ioca meglio». O meglio un aforisma al ricordo di un'altra affermazione: «Io e Schiaffino eravamo molto intelligenti, infatti sbagliavamo un passaggio ogni due anni, e la folla applaudiva per lo stupore». E chi vuol capire, capisca. Fatto sta che si può restare in inferiorità numerica e vincere ugualmente. Il tecnico svedese, scomparso 10 anni fa, lo spiegava così: «Chi è in vantaggio d'un uomo, si rilassa, perde concentrazione e non rispetta abbastanza l'avversario che invece si esalta per supplire alla mancanza d'una pedina».

E' quanto accaduto domenica al Milan, che ha offerto il meglio di sé dopo l'espulsione di Bonucci, e soprattutto alla Juventus che, senza Mandzukic, ha realizzato 4 reti oltre alle 2 precedenti. Montella è corso ai ripari sostituendo Calhanoglu con Romagnoli secondo il dettato che tocca sempre al trequartista fare spazio a un difensore. Allegri non ha cambiato niente. Se i rossoneri hanno preso un brodino caldo con il Genoa, i campioni in carica hanno travolto l'Udinese con le coraggiose incursioni di Khedira, autore d'una tripletta, che a priori avrebbe dovuto fare tutto fuorché addentrarsi nella metà campo altrui. Chissà se la Juve avrebbe firmato un'impresa altrettanto esaltante nel caso che arbitro, assistente e var avessero lasciato i friulani in 10 per il fallo da ultimo uomo di Adnan su Mandzukic?

«Sliding doors» non è solo il titolo d'un film, è anche un paradigma del calcio. Gli esempi non mancano. Delneri, quando era alla guida della Juventus, mancò di pochissimo il successo sul Chievo in trasferta dopo l'espulsione di Giandonato: al gol di Quagliarella replicò Pellissier nel recupero. L'Udinese di Zaccheroni, in 10 dal 2' per il rosso a Genaux, vinse in casa della Juve per 3-0. E ancora.

Sacchi portò l'Italia alla finale di Usa '94 con l'Italia dopo aver battuto Norvegia e Nigeria con un uomo in meno per le espulsioni di Pagliuca e Zola mitigate dal gol di Dino Baggio e dalla doppietta di Roby Baggio? Quasi quasi conviene presentarsi in 10.

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