Champions, il miracolo lo fa San Mames Napoli all'inferno

Hamsik illude nella cattedrale della squadra basca. Poi la rimonta choc del Bilbao. Higuain, futuro incerto

Champions, il miracolo lo fa San Mames Napoli all'inferno

Nella bolgia del San Mames di Bilbao il calcio italiano subisce un altro colpo devastante. Dopo essere uscito con le ossa rotte dal Mondiale e aver vissuto un'estate di veleni nel cammino alla successione di Abete in Federcalcio, dal campo non arriva l'atteso segnale di riscossa. L'impresa del Napoli era difficile ma non impossibile e il lampo di Hamsik, arrivato agli albori del secondo tempo, stava per profanare la «Cathedral» di Bilbao. Poi tre svarioni difensivi che lanciano - meritatamente, guardando anche l'andata del San Paolo - l'Athletic ai gironi di Champions dove ritorna dopo 16 anni.

Bilbao resta così campo tabù per le squadre di casa nostra e il nome del Napoli non sarà oggi nell'urna di Montecarlo insieme a quello di Juventus e Roma (quasi un record negativo per l'Italia, da anni mai così ai minimi termini nella Coppa più prestigiosa) ma solo domani, dopo la «retrocessione» in Europa League. Nella passata stagione il Napoli rimase fuori dagli ottavi di Champions pur avendo messo in cascina 12 punti, quest'anno la squadra di Benitez non è nemmeno arrivata ai gironi. Niente tesoretto da circa 30 milioni, mercato praticamente chiuso - forse arriverà il solo David Lopez - e tanti dubbi per i big in rosa, tra cui Higuain, al quale potrebbe stare stretta una stagione europea di secondo piano.

Atteggiamento troppo rinunciatario quello del Napoli nel primo tempo, con il solo tiro di Higuain (frutto di una delle rare sortite partenopee) appena fuori dallo specchio come unica vera occasione. La truppa di Benitez sfrutta male le poche ripartenze, con rilanci lunghi che non permettono di mettere in moto Higuain (nervosissimo, complici i fischi del pubblico di Bilbao la cui squadra è stata punita dal Pipita ben 9 volte) e gli esterni offensivi. All'intervallo cifre impietose: zero tiri in porta, sei angoli a zero per l'Athletic, possesso palla 70 a 30 per i padroni di casa, abili nel pressing e nel creare maggiore densità in mezzo al campo.

I fantasmi dell'andata si affacciano pericolosamente sul campo dei baschi almeno fino a quando il rasoterra chirurgico di Hamsik ridà il sorriso al Napoli. Ma dopo la grande illusione, puntuali tornano gli errori, anzi sarebbe meglio dire orrori, della difesa. Aduriz sfrutta prima la dormita di Maggio e Britos sul corner (ma bravo Gurpegi nel blocco stile basket in mezzo all'area), poi l'esitazione di Raul Albiol in un recupero difensivo. La doppietta dell'attaccante di San Sebastian chiude la pratica, con il Napoli sulle gambe e in chiaro affanno sul piano della condizione fisica. Ibai Gomez arrotonda il bottino dell'Athletic e gli oltre 50mila del nuovo San Mames fanno festa.

«Non sarebbe una tragedia andar fuori», aveva detto Benitez

alla vigilia. Ma di sicuro è una grande delusione, per gli azzurri che avrebbero potuto e dovuto dare di più e si preparano a un stagione in tono minore, e per il calcio italiano, la cui guarigione sembra ancora lontana.

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