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Mourinho: "Il Bayern? Vuole vincere facile, si compra il Borussia Dortmund"

Mourinho non si smentisce mai, il tecnico portoghese ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Ora il contropiede è diventato un'arte"

Mourinho: "Il Bayern? Vuole vincere facile, si compra il Borussia Dortmund"

Il Manchester United di José Mourinho pian piano si sta riprendendo dopo una prima parte di stagione per niente positiva. I Red Devils occupano la sesta posizione della classifica a quota 45 punti ma sono distanti solo 5 punti dal secondo posto occupato dal Tottenham e a soli 2 punti dalla zona Champions League. Il portoghese si aspettava ben altri risultati a inizio stagione e anche i tifosi del Manchester United speravano di tornare subito al vertice dopo anni magra. Il Chelsea di Antonio Conte, però, sembra ora irraggiungibile visto che ha ben 14 punti di vantaggio sullo United a 14 giornate dalla fine del campionato.

Mourinho in carriera è sempre stato un personaggio fuori dagli schemi, sopra le righe e soprattutto senza peli sulla lingua. Questa volta l'obiettivo dello Special One è stato il Bayern Monaco allenato dall'ex Milan Carlo Ancelotti: “In Germania, il Bayern vince il campionato in estate perché vanno dal Borussia Dortmund e comprano i loro migliori giocatori. Una volta comprano Robert Lewandowski, l'anno dopo prendono Mario Götze e quello dopo si portano a casa Mats Hummels". Le squadre di Mourinho non sono mai state spettacolari e spesso è stato criticato per questo motivo. Quest'anno il Chelsea di Conte sta adottando il suo stesso metodo di gioco e l'ex allenatore dell'Inter non ha perso tempo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Lo United ora sta giocando bene ma per molti anni in carriera soprattutto qui in Premier mi sentivo dire che non era abbastanza quando la mia squadra era fenomenale in difesa e spietata in contropiede ed ho vinto tre volte il titolo. Pare che in questa stagione essere fenomenali in difesa e spietati in contropiede sia diventato un arte...

noto che c'è stato un grande cambiamento nel modo di pensare in Premier League".

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