Il Napoli sprofonda a -13 nel deserto

Terzo 0-0 nelle ultime quattro per Ancelotti, la Juve allunga ancora. S.Paolo vuoto

Il Napoli sprofonda a -13 nel deserto

Ora che la Juventus è distante 13 punti, difficile poter credere ancora al miracolo. In pratica il Napoli, per poter superare i bianconeri, dovrà recuperare un punto a giornata. Impresa impossibile anche se da qui al 12 marzo la truppa di Allegri dovrà iniziare a concentrarsi sulla Champions.

In casa il rendimento è quasi simile a quello juventino, ma ci sono due dati impietosi nel paragone con l'ultimo Sarri, ovvero i 10 punti e i 12 gol all'attivo in meno. Il terzo 0-0 nelle ultime quattro partite, il primo casalingo, evidenzia proprio l'ultimo dato: il Napoli non è più così cattivo sotto porta. E quando Insigne - alla prima da capitano al San Paolo nel dopo Hamsik - coglie il palo con un tiro a giro, si capisce che sarà un'altra notte nera dal punto di vista realizzativo.

Il pubblico di Napoli non crede più da tempo all'impresa, come emerge dall'ennesima scarsa presenza sulle tribune del San Paolo. E i numeri della crisi degli spettatori (il 37 per cento in meno delle presenze rispetto alla passata stagione, ma alla 24ª giornata gli azzurri erano ancora davanti alla Juve in classifica) non sono però legati solo all'andamento scontato del campionato. L'impianto è fatiscente, gli orari delle gare restano complicati per chi deve arrivare dalla provincia che ha sempre costituito lo zoccolo duro dello stadio. Così, non si è placata la voglia di Napoli, si è solo placata quella di seguire una gara al San Paolo. Se poi i risultati importanti non arrivano...

Nella notte in cui il Toro va controcorrente, concedendo tanti tiri agli avversari, la porta di Sirigu non viene violata. Per i granata un punto che tiene vivo il sogno europeo (3 sono quelli di distanza dalla zona d'élite), per il Napoli un altro 0 nel tabellino marcatori che fa suonare un piccolo campanello d'allarme. In serie A i partenopei vivono ora una specie di limbo con il rischio che le ultime 14 tappe siano poco interessanti: il primo posto è irraggiungibile, il secondo è saldamente in pugno nonostante gli ultimi passi falsi, il terzo è ancora abbastanza lontano per non parlare del quarto. Logico dunque iniziare a pensare già dal 7 marzo (lo Zurigo è un ostacolo già archiviato) alla corsa in Europa League, trofeo che potrebbe anche essere nelle corde della squadra di Ancelotti. Ammesso che ci sia migliore mira in attacco.

Per la prima volta in A, i raccattapalle sono solo donne. La storia della gara racconta di un Napoli che le prova tutte per sbloccare la sfida: possesso palla, diversi tiri verso la porta di Sirigu, bravo e attento su Fabian Ruiz e due volte su Milik. Giocano nove undicesimi della sfida di coppa di tre giorni prima, ma le energie della squadra azzurra restano alte per 80 minuti. Il Toro si limita a una partita prudente e non impensierisce mai Ospina.

Belotti, ancora alla caccia del primo gol nel 2019, riceve pochissimi palloni ma nel finale è attivissimo. Mertens sfiora il gol su punizione al 91', Allan viene espulso per un fallo che non commette, ma La Penna al Var corregge l'errore di Fabbri.

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