Una Nazionale quasi fatta Ora Mancio apra il cantiere a Balo

Una Nazionale  quasi fatta  Ora Mancio apra il cantiere a Balo

Con la qualificazione europea a un passo (appuntamento a ottobre contro la Grecia), Roberto Mancini può cominciare ad aprire il cantiere della Nazionale 2020. Ha già in testa nomi, ruoli e prove con cui riempire il calendario azzurro fino al debutto romano che segnerà l'incipit del torneo itinerante, inedita formula varata per accontentare un po' di federazioni europee fedeli nel voto. L'elenco è presto fatto e in cima, come confermano di recente anche gli incoraggiamenti di Andrea Pirlo all'interessato, troveremo Mario Balotelli che ha davanti a sé, per dirla schietta, una stagione intera e dimostrare d'aver finalmente accantonato le balotellate per recuperare la dimensione rassicurante di calciatore. Ha sempre stupito, a dispetto della pigrizia dinanzi a regole, allenamenti serrati e schemi rigidi, la sua particolare vocazione per il gol, trovato puntualmente grazie al talento balistico. Non c'è nessuno che calci come lui, da fermo e ancor più in corsa: avesse avuto, per esempio, il fuoco dentro di un Gattuso, sarebbe diventato un crack alla CR7. Balotelli colmerebbe un vuoto che Belotti e Immobile e/o Zaza, ha reso preoccupante.

Dietro il bresciano, ne spunta un altro: la loro comune militanza, in serie A quest'anno, potrebbe diventare utile anche per il Ct. Si tratta di Tonali, l'allievo di Pirlo come frettolosamente è stato battezzato dalle sue parti per il ciuffo, la statura e qualche affinità elettiva. Avere solo Jorginho abile e arruolabile per il compito di play del centrocampo è un limite che una Nazionale come quella azzurra deve eliminare. Gli altri tentativi effettuati fin qui, con Sensi o con Verratti, non hanno mai prodotto risultati lusinghieri. Poi ci sono i due discoli dell'under 21, Zaniolo e Kean che Mancini ha tenuto lontani in questa prima convocazione sperando che la lezione serva.

Uno, il centrocampista della Roma, ha dalla sua la fiducia di Fonseca, l'altro deve dimostrare in Inghilterra ciò che la permanenza a Torino gli avrebbe impedito, cioè affidabilità e maturità. Ultimo nome: Luca Pellegrini, esterno di sinistra di Juve-Cagliari, è da seguire per capirne la stoffa.

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