Non toglie il turbante, cestista indiano espulso

Nella Bergamasca un arbitro delle serie giovanili non ha permesso a un giocatore indiano di scendere in campo con il copricapo tradizionale

Non toglie il turbante, cestista indiano espulso

Un giocatore di basket indiano viene espulso per essersi rifiutato di togliere il turbante e tutta la squadra lascia il campo per solidarietà.

È successo a Presezzo, nella Bergamasca, dove il direttore di gara dell'incontro di pallacanestro tra i locali dei "Red Roosters" e gli ospiti del Villongo non ha permesso a un giocatore sikh di scendere in campo con il copricapo tradizionale del subcontinente. L'arbitro, precisa L'Eco di Bergamo, si è appellato al regolamento del campionato giovanile bergamasco, che a quanto pare non consente turbanti in campo.

Di fronte a questa interpretazione del regolamento, però, la squadra del Villongo ha deciso l'abbandono del campo, rinunciando così a disputare la partita. Sul caso è intervenuta anche la Fip, che ha censurato la decisione dell'arbitro, giudicata "troppo rigida".

"L'arbitro formalmente ha ragione, però il regolamento andrebbe interpretato con buon senso e sensibilità - spiega Germano Foglieni della Federazione - Lo sport deve includere, non escludere".

In campo sono vietati i copricapo più spessi di 5 cm, ma in questo caso sarebbe servita "maggiore tolleranza". La federazione ha fatto inoltre sapere di essere in attesa del referto della partita per poi inviarlo al giudice sportivo, che deciderà sull'eventuale ripetizione della gara.

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