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La numero 1000 è da record. E Ronaldo si prende tutto

La numero 1000 è da record. E Ronaldo si prende tutto

Cristiano Ronaldo sfrutta l'occasione. E la Juventus fa il suo dovere, pur senza entusiasmare. Risultato: CR7 segna per l'undicesima volta consecutiva in serie A eguagliando il record di Batistuta (1994/95) e Quagliarella (2018/19), nonché il se stesso ai tempi del Real Madrid. Contro la Spal ultima in classifica, insomma, la Signora dà seguito al successo casalingo della settimana scorsa contro il Brescia archiviando anche gli ultimi due ko ottenuti a Napoli e Verona: due brodini dovevano essere e due brodini sono stati, in attesa dell'andata degli ottavi di Champions contro il Lione (mercoledì) e del match contro l'Inter di domenica prossima allo Stadium.

Era del resto difficile pensare che la squadra di Di Biagio potesse rallentare la corsa dei campioni d'Italia: la Spal in ogni caso ci ha provato, ha iniziato la gara ai mille all'ora e messo in qualche difficoltà la retroguardia bianconera, al centro della quale si è rivisto dal primo minuto un imbarazzato (e a tratti imbarazzante) Chiellini. Il rodaggio è durato per 54' minuti, poi il numero 3 ha lasciato il posto a De Ligt meditando magari sulla difficoltà a ritrovare il ritmo partita dopo un'assenza di quasi sei mesi.

È stata una Juve che, lasciata sfogare la Spal nella prima mezzora, ha poi preso il comando delle operazioni. Senza esagerare in quanto a qualità di gioco, ma con le idee più chiare del solito. E con il 4-3-3 che al momento pare il modulo scelto da Sarri: Cuadrado riportato sulla linea degli attaccanti, Ramsey impiegato da mezzala e Dybala libero di scambiarsi la posizione con Ronaldo. Proprio la Joya colpiva un palo con un sinistro dal limite un paio di minuti prima che CR7 mettesse il timbro sulla serata: palla intelligente di Ramsey, fuga di Cuadrado sulla destra e palla in mezzo per il portoghese. Implacabile, al solito. E numeri da aggiornare nel giorno in cui è sceso in campo per la millesima volta in una gara ufficiale (2 con lo Sporting Lisbona B, cosa che al portoghese non piace ricordare, 31 con lo Sporting vero, 292 con lo United, 438 con il Real Madrid, 164 con la nazionale e 73 con la Juve): 53 reti in 73 presenze con la Signora, la 25esima nell'attuale stagione con 30 gettoni all'attivo.

Quando Ramsey (imbeccato dal solito Dybala) portava i bianconeri sul 2-0, ci sarebbe stato da aspettarsi la fine anticipata del tutto: invece, ancora una volta, la Juve si complicava la vita permettendo a Petagna di segnare su rigore (fallo di Rugani su Missiroli) e costringendosi a vivere con qualche patema i minuti finali. Col giallo Var. Un guasto al monitor ha impedito a La Penna di vedere l'episodio ma via telefonino gli è stato consigliato il penalty. «A parti invertite sarebbe venuto giù il mondo - ha detto Sarri - Sono il primo allenatore a prendere gol da un Var che non funziona». Comunque, non è ancora la Juve dei sogni né quella che era abituata a trasmettere sicurezza una volta trovato il gol, stavolta arrivando anche al doppio vantaggio: in 25 partite di campionato, soltanto otto volte la porta di Szczesny (e Buffon) è rimasta inviolata.

Il che, entrati ufficialmente nella fase più calda della stagione, non può essere considerato un gran risultato.

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