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Nuoto di fondo, Rachele Bruni conquista l'argento nella 10 km

La 25enne fiorentina arriva terza dopo una gara massacrante nelle acque di Copacabana, ma la squalifica della francese Muller la fa salire sul secondo gradino del podio

Nuoto di fondo, Rachele Bruni conquista l'argento nella 10 km

Un bronzo allo sprint che diventa argento, per quella strana abitudine che è il nuoto di fondo dopo due ore di gara. Rachele Bruni, 25 anni, fiorentina, sale sul podio alla prima Olimpiade, dopo una gara massacrante nelle acque di Copacabana.

Uno slalom tra strane macchie bianche e nell’azzurro illuminato da un sole quasi estivo, una battaglia che ha visto il gruppone insieme per due terzi di gara, quando poi è partito l’allungo finale. Impossibile prendere l’olandese Van Rouwendaal, la vincitrice, così la Bruni così se l’è giocata con la brasiliana Okimoto e la francese Muller. Ed è con lei che ha perso per un soffio lo sprint, ma subito dopo il traguardo la sorpresa: la Muller viene squalificata per aver dato qualche colpo proibito e quindi per Rachele è il risultato della vita, anche perché per lei si tratta della prima partecipazione ai Giochi.

"Finalmente è arrivata", ha esultato, "Come ho detto l'anno scorso la vendetta è un piatto che va servito freddo. Sono felice del secondo posto. Abbiamo lavorato duramente quest'anno. Dopo tanti sacrifici questa è una medaglia che mi ripaga appieno. Al traguardo la Muller mi ha buttato sotto e non ho potuto toccare subito il tabellone d'arrivo. Tra argento e bronzo c'è una bella differenza".

“La nostra è fatica, tremenda, tutto quello che viene è una gioia: nuotiamo in mare, tra le onde, si bruciano energie, si arriva alla fine stremati. E' una sfida con se stessi e una medaglia è bellissima qualunque sia il colore quando hai la fatica come migliore amica”. La Bruni riporta l’Italia del fondo sul podio 4 anni dopo Martina Grimaldi, la prima azzurra a regalare una medaglia a questo sport.

Allora fu bronzo, questa volta è addirittura meglio.

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