L'atletica mondiale in epoca Covid si adegua al distanziamento sociale. E per una volta è l'Italia a fare da apripista, è proprio il caso di dire. Sì, perchè le proposte della Fidal sui possibili nuovi format di gara che rispettino le norme per fronteggiare l'emergenza Covid hanno ricevuto il via libera della World Athletics.
Così si potranno correre gli 800 metri interamente in corsia, la soluzione più «normale» che meglio rientra nell'alveo dell'atletica (vedi 100, 200 e 400 metri). L'alternativa è il doppio giro di pista «a cronometro», con partenze distanziate di sei-otto secondi e classifica costantemente aggiornata a display, che invece avvicinerebbe l'atletica al ciclismo dei velodromi. Esperimenti, certo, che vanno presi come tali e che sono legati al particolare periodo, ma che permettono di tornare a gareggiare in tranquillità dopo il prolungato stop all'attività agonistica. Il format a cronometro si adatterebbe bene anche alle prove multiple e anche ai 1500, mentre riguardo all'ipotesi corsia si starebbe pensando di omologare un impianto per ogni regione che sarebbe così munito di tacche di partenza per il «decalage», cioè lo scarto che separa alla partenza gli atleti.
«Ai Comitati Regionali sono state già inviate le indicazioni utili per disegnare le linee di partenza sulle piste - così il Fiduciario Nazionale dei giudici Luca Verrascina -. È un bel traguardo anche il via libera all'inserimento nelle graduatorie stagionali dei risultati ottenuti in questo modo». Ricordando comunque che il ranking è comunque sospeso fino al 1° dicembre. «In futuro dovremo pensare a più manifestazioni con meno discipline e non a meeting con 20 specialità diverse - ha sottolineato il presidente della Fidal Giomi -. Non a caso abbiamo diviso anche i campionati italiani, lo stesso dovrà avvenire per le microriunioni a livello provinciale o regionale».
Novità anche per l'omologazione delle gare «virtuali» di lanci, con più pedane collegate in
contemporanea: i risultati saranno validi se saranno rispettate alcune condizioni specifiche, come la presenza di un arbitro centrale che monitora l'intera gara, due giudici per ogni campo e la copertura video della pedana.
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