Non resta che sperare in questa frase: «In via sperimentale è riconosciuto...». Già, in via sperimentale. Quindi, se le cose - come è previsto - non andassero per il verso giusto (il mercato dell'auto, oltre a non rispondere alle aspettative, ne risentirà in termini di volumi), il governo potrebbe/dovrebbe rimettere mano alla norma che il prossimo 1 marzo 2019 decreterà l'entrata in vigore del bonus-malus sull'auto. Intanto, il settore dovrà fare i conti con l'ecotassa per i veicoli con emissioni di CO2 superiori a 160 grammi/chilometro. Visto che tutto partirà l'1 marzo 2019 (come estrema ratio sarebbe stato meglio l'1 luglio, con un mercato già avviato), cosa succederà tra l'1 gennaio e il 28 febbraio? Ci sarà la corsa ad acquistare quei modelli, tra i quali molti di categoria popolare, che porteranno sul groppone l'ecotassa? E i veicoli «Km 0» ancora giacenti nei piazzali delle concessionarie? Bruno Mattucci, ad di Nissan Italia, ha già dichiarato che le vendite di autovetture elettriche si sono bloccate in attesa del bonus. È immaginabile che la situazione non cambi sino alla fine di febbraio. Anche le auto ibride, che rientrano nel «premio», subiranno un inevitabile contraccolpo. Quello del 2019, a questo punto, si prospetta come un mercato oggetto di non poche distorsioni. Nel redarre anche la seconda versione dell'emendamento sulla mobilità sostenibile, quello approvato in Senato e pronto per l'ok finale della Camera, gli estensori non hanno tenuto minimamente conto delle istanze e degli allarmi arrivati dalla filiera. Il tavolo allargato sull'auto voluto dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, si rivelato una perdita di tempo. Gli incentivi green non serviranno a risolvere il problema principale, assurdamente non preso in considerazione: l'anzianità del parco circolante.
Ha ragione il numero 1 di Ford Italia, Fabrizio Faltoni: «C'è un effetto spiazzamento per i consumatori: da un lato sono spaventati dalla guerra al diesel, dall'altro se volessero optare per un benzina potrebbero pagare una tassa salata». A proposito, Fca come risponderà?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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