D a oggi, 1 luglio, comincia il calciomercato vero e proprio. Ieri sera invece si è chiuso quello parallelo, scandito più dalla ricerca dannata di plusvalenze che sono diventate lo strumento italiano per sistemare i bilanci prima d'affrontare i giudizi della Covisoc (l'organo di controllo federale sui conti dei club) per l'iscrizione ai prossimi tornei. Due sono le tendenze che possiamo decifrare sul conto del mercato parallelo. La prima riguarda lalleanza, costruita per necessità e per condivisione di obiettivi, tra Juventus e Roma, già gemellate per esempio dalla collaborazione con Sky cui hanno ceduto il rispettivo archivio a una cifra molto, molto interessante. Paratici e Petrachi, i rispettivi ds, hanno appena concluso uno scambio tra Spinazzola e Luca Pellegrini in tempo utile per raggiungere il doppio scopo: puntellare il bilancio e mantenere inalterata la cifra tecnica del gruppo. In tema di plus-valenza, però, il re riconosciuto resta Piero Ausilio, il dirigente che ha consentito all'Inter in periodi di magra (con i controlli semestrali dell'Uefa) di uscire dal tunnel del Ffp senza cedere la sua argenteria e riuscendo anzi a colmare il disavanzo quotando sul mercato un bel numero di giovanotti provenienti dal settore giovanile.
Sospinti dall'urgenza, nella lista dei partenti è finito anche Zaniolo che avrebbe fatto molto comodo a Spalletti invece che Nainggolan: può capitare di commettere un errore. Dietro il record, a dire il vero, si nasconde una grande abilità che è quella certificata d'aver allestito un settore giovanile con i controfiocchi. I risultati, eccellenti, in sequenza di questi ultimi anni, ne sono una plastica conferma. L'esatto contrario di quello che è accaduto al Milan. Una delle sciagurate iniziative della coppia Fassone-Mirabelli è stata quella di smantellare il settore giovanile del Milan che funzionava alla grande. Liquidati Bianchessi, adesso passato alla Lazio, e Filippo Galli, quel settore è sfiorito finendo, con la sua primavera in serie B.
Se oggi il Milan di Elliott, per rimettere in sesto il suo bilancio realizzando qualche golosa plusvalenza, lo deve ancora alla ricca eredità lasciata da Berlusconi e Galliani che hanno portato in dote Donnarumma, Calabria, Cutrone, Locatelli (già venduto al Sassuolo per 18 milioni) e Suso (suggerito da Maiorino e acquistato per 300 mila euro).
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