Una poltrona per 4 Balo, Gila, Toni... Ma è Immobile quello che svetta

Immobile, Balotelli, Toni e Gilardino. Guardando i numeri la griglia di partenza dovrebbe essere questa. Si sta scatenando il toto-attaccanti in vista delle convocazioni del Ct Cesare Prandelli per i prossimi Mondiali brasiliani. Manca sempre meno, infatti, a martedì 13 maggio, data entro la quale il commissario tecnico azzurro dovrà consegnare alla Fifa la lista dei 30 azzurri pre-convocati per la rassegna iridata. Mario Balotelli può essere messo in discussione? E l'incredibile stagione di Luca Toni a Verona può mettere in discussione la chiamata di Immobile o Gilardino. In realtà, se si considerano le ultime tre stagioni, il più costante e il più prolifico è stato proprio l'attaccante del Torino, attuale capocannoniere del campionato con 21 reti segnate. Immobile, dopo la super stagione con Zeman a Pescara in Serie B (28 reti), ha avuto un passaggio a vuoto al Genoa (solo 5 centri) e quest'anno, invece, è tornato a segnare con continuità. Il suo apporto non è mai mancato nemmeno con l'Under 21, con cui è andato a bersaglio 8 volte. Fanno 63 reti totali in 119 gare giocate: 1 gol ogni 137 minuti, calciando solamente 5 rigori. Qui sta la discriminante con Mario Balotelli. I due, nati entrambi nel 1990, negli ultimi 3 anni hanno avuto una media realizzativa molto simile, ma l'attaccante del Milan, tra l'esperienza al City e la stagione e mezza in rossonero, ha trasformato ben 19 rigori, quasi un terzo dei suoi 62 gol totali. Medie nettamente inferiori, invece, per Alberto Gilardino e Luca Toni. Se il primo per Prandelli è sempre stato un punto fermo e nelle ultime due stagioni con Bologna e Genoa ha realizzato quasi 30 reti in Serie A, il secondo, dopo due anni non troppo fortunati con Al Nasr e Fiorentina, è rinato a Verona: 20 gol in 33 gare tra campionato e Coppa Italia. Basterà per guadagnarsi il Mondiale? Se consideriamo le ultime chiamate del ct della Nazionale non sembra.