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Primo giorno di Marotta con la «maglia» dell'Inter e i piani nel cassetto

Il futuro ad ieri in lega con Antonello. Pensa a un club più verticistico. E a Milinkovic-Savic

Davide Pisoni

Il primo giorno di lavoro di Beppe Marotta all'Inter. C'è una foto, un video che lo racconta: l'ex amministratore delegato della Juventus che arriva in lega calcio insieme ad Alessandro Antonello, attuale ad nerazzurro, a bordo di una macchina del club interista. Basta quello per capire che l'era Marotta all'Inter è già iniziata e neppure così tanto in punta di piedi.

L'occasione della prima uscita da dirigente nerazzurro è stato un Consiglio di lega calcio informale. Ma la giornata era iniziata all'alba con il rientro dalla Cina dopo il vertice di Nanchino con Zhang Jindong, patron di Suning, e il figlio Steven Zhang, presidente dell'Inter. Una tre giorni di incontri, per approfondire la reciproca conoscenza. Con soddisfazione per entrambe le parti. Marotta all'aeroporto di Malpensa ha concesso solamente: «Sensazioni positive». Da tradurre nel linguaggio del dirigente in ottimismo. Perché come a chi è capitato di toccare con mano la forza di Suning in Cina, anche Marotta sarebbe rimasto impressionato. Una potenza economica anche per chi è abituato a non fare mai il passo più lungo della gamba. L'ex ad della Signora nell'occasione avrebbe anche iniziato a far passare alcuni capisaldi della sua visione societaria. Per esempio che un'organizzazione ottimale non è l'ideale nei processi decisionali. Meglio una struttura verticistica, in cui ovviamente Marotta avrebbe un ruolo di comando di primo piano. Questo non significa rivoluzioni nell'immediato.

Anche sulla sua entrata nel consiglio di amministrazione dell'Inter, i tempi non potrebbero essere così immediati. Potrebbe servire qualche mese magari anche in attesa di capire il destino di Erick Thohir: se la cessione delle quote del magnate indonesiano a Suning dovesse sbloccarsi, si convocherebbe il cda solo una volta senza dover cambiare lo statuto o far uscire un membro del board per far entrare Marotta.

Comunque l'Inter ha dimostrato di volere a tutti i costi il dirigente nato a Varese, anche con una certa fretta: lui avrebbe preferito entrare con calma a gennaio, invece il club nerazzurro ha voluto accorciare decisamente i tempi. Sulla firma la prima data utile resta fine novembre, dopo la trasferta dell'Inter in casa del Tottenham in Champions League.

Anche se poi l'ufficialità potrebbe arrivare a metà dicembre. Dopo Juventus-Inter, chi lo conosce non esclude che il dirigente abbia già condiviso la propria perplessità sulla presenza all'Allianz Stadium da avversario nel derby d'Italia.

Ma la sfida è già pronta a entrare nel vivo sul mercato. Milinkovic Savic, ma anche talenti italiani come Tonali e Barella. Intanto ci sono da muovere altri passi per prendere confidenza con il mondo interista.

Dalla sede alla Pinetina, dalla squadra a Spalletti.

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