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Le pulizie, le accuse, il dietrofront: il ct è un caso

Lo sfogo e il dietrofront: Massimo Giuliani diventa un caso

Le pulizie, le accuse, il dietrofront: il ct è un caso

Lo sfogo e il dietrofront: Massimo Giuliani diventa un caso. L'ex respnsabile dell'Italia del fondo, che ha conquistato 112 medaglie in 27 anni fino al 2020, prima pubblica un'amara confessione in cui racconta come è passato da ct vincente al ruolo più umile di volontario per dare una mano anche a pulire la piscina di Piombino. Poi, si scusa. Aveva detto: «La vita... Ore 5.30 pulizie in piscina. Bene, dico io, bene. Dopo essere entrato nella Hall of Fame Mondiale degli sport acquatici, come secondo allenatore della storia del nuoto italiano, dopo Alberto Castagnetti e primo delle acque libere sì, sono qui in piscina a pulire. E a proposito... Coni, dove sei? L'importante è avere la forza di ripartire, avere un lavoro, qualunque esso sia e svolgerlo al meglio». Giuliani ha un contratto per progetti tecnici e gestione piscine con la Olimpic Nuoto, ha un contratto di supervisione del fondo per la Fin ed è segretario tecnico europeo. Inoltre, è stato anche sindaco PD di Piombino per due mandati.

Ieri, la parziale marcia indietro: «Forse ci ho aggiunto del mio scrivendo con meno lucidità del solito i miei pensieri. La Società con cui collaboro, non mi ha chiesto di fare le pulizie, che non faccio in effetti quotidianamente (ma quando c'è stato bisogno e nell'ultimo caso ho ritenuto importante farle per dare un esempio ai collaboratori). Ho da chiedere scusa al Coni per averlo chiamato in causa in maniera impropria, e quindi al suo presidente (Malagò, ndr) e a tutta la struttura che egli presiede. Il Coni non c'entra niente con tutto questo».

I suoi messaggi rivolti ad attirare un po' l'attenzione dopo l'uscita di scena erano probabilmente un modo per sentirsi ancora utile all'ambiente del nuoto che, secondo lui, lo aveva dimenticato troppo in fretta dopo tanti anni a rendere fiera l'Italia delle acque libere.

E forse non si aspettava che questa vicenda diventasse un caso mediatico.

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