Il grave trauma tecnico risiede nelle qualificazioni selvagge e fuori-regolamento; in gara, il confronto di vertice Ferrari-Mercedes ha potuto nuovamente riequilibrarsi, con la strepitosa partenza di Vettel-Raikkonen. Cosa significa questo? Primo, che lo stratega di Maranello ha sbagliato clamorosamente la ripartenza di Vettel in Super-soft, per 3 a 2 pit-stop: se le Medium hanno retto per i 39-41 giri delle British-Mercedes, non c'era motivo di dubitare sulla loro durata anche con la SF16, nonostante la limitata sperimentazione. Secondo, che la Ferrari deve svegliarsi: se il suo presidente è così forte, è ora che affronti il potere sportivo, per chiedere energicamente il rispetto del Regolamento Tecnico, indipendentemente dalle truffaldine direttive tecniche. Ai miei tempi, esisteva lo strumento del reclamo, per eliminare i sospetti; oggi, con una Formula 1 non più credibile tecnicamente, tale strumento è scomparso. È ora di ripristinarlo e di mettere la Fia-Tv alla sbarra. Non è plausibile che l'Articolo 5.1.4 sulla portata-benzina massima di 100 kg/ora (l'ho definito il rubinetto della potenza) sia sempre rispettato, quando si hanno i noti incrementi di potenza.
Per fortuna, il consumo di 100 kg a Gp un po' viene ancora rispettato e restituisce equilibrio in assetto da gara. Ma l'influenza della posizione in griglia resta determinante e non è accettabile che il Cavallino sia distanziato dello 0,99 per cento dalla pole, oggi che ha raggiunto il potenziale di Brixworth.il Punto
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